Inail: nei primi 11 mesi del 2021 oltre 36.700 infortuni in Piemonte

I dati suggeriscono una diminuzione delle denunce di infortunio sul lavoro

In regione nel periodo gennaio-novembre 2021 sono 36.751 gli infortuni sul lavoro; il nuovo bando Isi consentirà di investire in sicurezza 18.608.158 euro, intanto sono stati pubblicati gli elenchi provvisori delle domande di finanziamento Isi 2020 pervenute in Piemonte.

Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati delle denunce di infortunio e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di novembre. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle regionali con i confronti “di mese” (novembre 2020 vs novembre 2021) e “di periodo” (gennaio-novembre 2020 vs gennaio-novembre 2021).

Il confronto tra i primi 11 mesi del 2020 e del 2021 richiede molta prudenza a causa della pandemia che in particolare nel 2020 ha provocato, soprattutto per gli infortuni mortali, evidenti ritardi nelle denunce, fenomeno generalizzato in tutti i mesi ma amplificato soprattutto a marzo 2020, mese di inizio pandemia. Per questo motivo si ritiene utile evidenziare anche il raffronto con il periodo gennaio-novembre 2019, non ancora influenzato dall’emergenza Coronavirus.

In Piemonte diminuiscono le denunce di infortunio. Esaminando la situazione del Piemonte emerge che le denunce di infortunio sul lavoro presentate entro lo scorso mese di novembre sono state 36.751, 6.339 casi in meno, pari a -14,7%, rispetto all’analogo periodo 2020; 7.068 in meno, pari al – 16%, rispetto alle 43.819 dei primi 11 mesi del 2019. I dati del Piemonte sono in controtendenza con quelli nazionali che registrano nel periodo gennaio-novembre 2021 un incremento di oltre 10mila casi (+2,1%) rispetto all’analogo periodo 2020.

Gli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, nel periodo gennaio novembre 2019 erano 7.456, nell’analogo periodo 2020 si riducono a 4.622, risalgono a 5.946 nel 2021.

Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati nella gestione Industria e servizi nel periodo gennaio-novembre passa dai 33.026 casi nel 2019 ai 38.449 nel 2020, nel 2021 scendono a 30.299 (2.727 denunce in meno rispetto al 2019, pari a -8,2%). In Agricoltura sono 2.000 nel 2019, scendono a 1.496 nel 2020, risalgono a 1.532 nel 2021 (468 casi in meno rispetto al 2019, pari a -23,4%). Il Conto Stato vede una brusca decrescita dal 2019 al 2020, le denunce passano infatti da 8.793 a 3.145, nel periodo gennaio-novembre 2021 i casi aumentano a 4.920 (3.873 denunce in meno rispetto al 2019, pari a -44,0%).
Dei 36.751 infortuni denunciati da gennaio a novembre 2021, la maggioranza, 21.772, circa il 59,2%, è attribuibile alla componente maschile, i restanti 14.979, quasi il 40,8%, a quella femminile. Nel 2019 le percentuali erano molto vicine a quelle del 2021: 60,3% per la componente maschile e 39,7% per quella femminile; nel 2020 invece si è registrato un aumento degli infortuni femminili, il 51,7% del totale, rispetto al 48,3% di quelli maschili, in quanto la pandemia ha fortemente coinvolto settori quali la sanità e l’assistenza dove è prevalente la componente lavorativa femminile.

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Inail: nei primi 11 mesi del 2021 oltre 36.700 infortuni in Piemonte

I dati suggeriscono una diminuzione delle denunce di infortunio sul lavoro

In regione nel periodo gennaio-novembre 2021 sono 36.751 gli infortuni sul lavoro; il nuovo bando Isi consentirà di investire in sicurezza 18.608.158 euro, intanto sono stati pubblicati gli elenchi provvisori delle domande di finanziamento Isi 2020 pervenute in Piemonte.

Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati delle denunce di infortunio e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di novembre. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle regionali con i confronti “di mese” (novembre 2020 vs novembre 2021) e “di periodo” (gennaio-novembre 2020 vs gennaio-novembre 2021).

Il confronto tra i primi 11 mesi del 2020 e del 2021 richiede molta prudenza a causa della pandemia che in particolare nel 2020 ha provocato, soprattutto per gli infortuni mortali, evidenti ritardi nelle denunce, fenomeno generalizzato in tutti i mesi ma amplificato soprattutto a marzo 2020, mese di inizio pandemia. Per questo motivo si ritiene utile evidenziare anche il raffronto con il periodo gennaio-novembre 2019, non ancora influenzato dall’emergenza Coronavirus.

In Piemonte diminuiscono le denunce di infortunio. Esaminando la situazione del Piemonte emerge che le denunce di infortunio sul lavoro presentate entro lo scorso mese di novembre sono state 36.751, 6.339 casi in meno, pari a -14,7%, rispetto all’analogo periodo 2020; 7.068 in meno, pari al – 16%, rispetto alle 43.819 dei primi 11 mesi del 2019. I dati del Piemonte sono in controtendenza con quelli nazionali che registrano nel periodo gennaio-novembre 2021 un incremento di oltre 10mila casi (+2,1%) rispetto all’analogo periodo 2020.

Gli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, nel periodo gennaio novembre 2019 erano 7.456, nell’analogo periodo 2020 si riducono a 4.622, risalgono a 5.946 nel 2021.

Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati nella gestione Industria e servizi nel periodo gennaio-novembre passa dai 33.026 casi nel 2019 ai 38.449 nel 2020, nel 2021 scendono a 30.299 (2.727 denunce in meno rispetto al 2019, pari a -8,2%). In Agricoltura sono 2.000 nel 2019, scendono a 1.496 nel 2020, risalgono a 1.532 nel 2021 (468 casi in meno rispetto al 2019, pari a -23,4%). Il Conto Stato vede una brusca decrescita dal 2019 al 2020, le denunce passano infatti da 8.793 a 3.145, nel periodo gennaio-novembre 2021 i casi aumentano a 4.920 (3.873 denunce in meno rispetto al 2019, pari a -44,0%).
Dei 36.751 infortuni denunciati da gennaio a novembre 2021, la maggioranza, 21.772, circa il 59,2%, è attribuibile alla componente maschile, i restanti 14.979, quasi il 40,8%, a quella femminile. Nel 2019 le percentuali erano molto vicine a quelle del 2021: 60,3% per la componente maschile e 39,7% per quella femminile; nel 2020 invece si è registrato un aumento degli infortuni femminili, il 51,7% del totale, rispetto al 48,3% di quelli maschili, in quanto la pandemia ha fortemente coinvolto settori quali la sanità e l’assistenza dove è prevalente la componente lavorativa femminile.

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