Incendi nelle aziende di trattamento rifiuti: un’analisi di Arpa Piemonte per gestire le emergenze

È possibile analizzare alcune fasi dell’attività di monitoraggio connesse all’evoluzione dell’incendio partendo dalla predisposizione di dati ambientali che permettono, a seconda degli scenari evolutivi, di agire con maggiore rapidità

Nell’ambito dei progetti avviati quest’anno da Arpa Piemonte uno è stato dedicato all’analisi delle procedure di pronta reperibilità  a seguito di incendi, in particolare incendi nelle aziende con autorizzazione al trattamento rifiuti che rappresentano per la nostra regione l’evento con maggior frequenza.

Il monitoraggio ambientale a seguito di un incendio è un’attività che, evidentemente, a causa della tipologia di evento, non può essere programmata. Considerata la varietà di sostanze che possono bruciare e le specificità territoriali delle diverse matrici ambientali che possono essere interessate, non è possibile definire a priori un protocollo standard di monitoraggio. È possibile invece, ed è stato uno dei principali obiettivi progettuali, analizzare alcune fasi dell’attività di monitoraggio connesse all’evoluzione dell’incendio partendo dalla predisposizione di dati ambientali che permettono, a seconda degli scenari evolutivi, di agire con maggiore rapidità.

La prima fase del progetto è stata orientata alla ricostruzione dei principali eventi incendiari avvenuti in Piemonte nel periodo 2015-2021 e qual è stata l’azione intrapresa dai tecnici Arpa. Questa analisi ha permesso di raccogliere i dati di circa un centinaio di incendi  evidenziandone il trend in crescita sia degli eventi che della attività dei dipartimenti Arpa coinvolti. Tra le varie province del Piemonte la metà circa (47 su 88 incendi importanti) avvengono nell’ambito della Citta Metropolitana di Torino.

Dalla raccolta dei dati relativi agli interventi e dai risultati analitici è stata fatta una analisi dei principali processi di combustione che oltre all’anidride carbonica, generano numerose sostanze organiche inquinati dovute alla combustione incompleta dei composti presenti nel materiale comburente. Per alcuni di questi composti la tossicità è riconosciuta sia dalla comunità scientifica che dalla normativa sulla qualità dell’aria ambiente (d.lgs. n.155/2010 e s.m.i.). Diversi studi dimostrano che la concentrazione dei composti chimici liberati in atmosfera rappresenta un pericolo dal punto di vista sia ambientale che sanitario e per questo motivo è necessario che le indicazioni analitiche circa la concentrazione delle sostanze emesse siano rapidamente comunicate all’ Autorità Sanitaria per le eventuali misure di protezione da impartire alla popolazione.

All’interno del progetto inoltre è stata effettuata, unitamente ad altre strutture di Arpa, una verifica tecnica della strumentazione disponibile in commercio e delle procedure operative;  è stata avviata la sperimentazione, in collaborazione anche con i Vigili del Fuoco di Torino, di strumentazione portatile da ubicare su droni al fine di permettere l’analisi  delle ricadute degli inquinanti in aree interessate dai gas che si sviluppano durante gli incendi.

I risultati del progetto saranno condivisi tra i vari dipartimenti regionali di Arpa.

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Incendi nelle aziende di trattamento rifiuti: un’analisi di Arpa Piemonte per gestire le emergenze

È possibile analizzare alcune fasi dell’attività di monitoraggio connesse all’evoluzione dell’incendio partendo dalla predisposizione di dati ambientali che permettono, a seconda degli scenari evolutivi, di agire con maggiore rapidità

Nell’ambito dei progetti avviati quest’anno da Arpa Piemonte uno è stato dedicato all’analisi delle procedure di pronta reperibilità  a seguito di incendi, in particolare incendi nelle aziende con autorizzazione al trattamento rifiuti che rappresentano per la nostra regione l’evento con maggior frequenza.

Il monitoraggio ambientale a seguito di un incendio è un’attività che, evidentemente, a causa della tipologia di evento, non può essere programmata. Considerata la varietà di sostanze che possono bruciare e le specificità territoriali delle diverse matrici ambientali che possono essere interessate, non è possibile definire a priori un protocollo standard di monitoraggio. È possibile invece, ed è stato uno dei principali obiettivi progettuali, analizzare alcune fasi dell’attività di monitoraggio connesse all’evoluzione dell’incendio partendo dalla predisposizione di dati ambientali che permettono, a seconda degli scenari evolutivi, di agire con maggiore rapidità.

La prima fase del progetto è stata orientata alla ricostruzione dei principali eventi incendiari avvenuti in Piemonte nel periodo 2015-2021 e qual è stata l’azione intrapresa dai tecnici Arpa. Questa analisi ha permesso di raccogliere i dati di circa un centinaio di incendi  evidenziandone il trend in crescita sia degli eventi che della attività dei dipartimenti Arpa coinvolti. Tra le varie province del Piemonte la metà circa (47 su 88 incendi importanti) avvengono nell’ambito della Citta Metropolitana di Torino.

Dalla raccolta dei dati relativi agli interventi e dai risultati analitici è stata fatta una analisi dei principali processi di combustione che oltre all’anidride carbonica, generano numerose sostanze organiche inquinati dovute alla combustione incompleta dei composti presenti nel materiale comburente. Per alcuni di questi composti la tossicità è riconosciuta sia dalla comunità scientifica che dalla normativa sulla qualità dell’aria ambiente (d.lgs. n.155/2010 e s.m.i.). Diversi studi dimostrano che la concentrazione dei composti chimici liberati in atmosfera rappresenta un pericolo dal punto di vista sia ambientale che sanitario e per questo motivo è necessario che le indicazioni analitiche circa la concentrazione delle sostanze emesse siano rapidamente comunicate all’ Autorità Sanitaria per le eventuali misure di protezione da impartire alla popolazione.

All’interno del progetto inoltre è stata effettuata, unitamente ad altre strutture di Arpa, una verifica tecnica della strumentazione disponibile in commercio e delle procedure operative;  è stata avviata la sperimentazione, in collaborazione anche con i Vigili del Fuoco di Torino, di strumentazione portatile da ubicare su droni al fine di permettere l’analisi  delle ricadute degli inquinanti in aree interessate dai gas che si sviluppano durante gli incendi.

I risultati del progetto saranno condivisi tra i vari dipartimenti regionali di Arpa.

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