«Indennità Covid ai poliziotti: aumento di 1,25 euro al giorno»

«Indennità Covid ai poliziotti: aumento di 1,25 euro al giorno». Lo denuncia il sindacato Siulp in una nota firmata dal segretario novarese Tommaso Di Gaudio e dagli omologhi delle province di Asti, Biella, Cuneo, Torino, Verbania e Vercelli, in cui si parla di «commedia all’italiana». Non solo, «ci siamo accorti che l’indennità di O.P. (operatore di polizia, ndr) in sede, nel caso del servizio notturno risulta addirittura inferiore».

 

«Incidenti in aumento
Tommaso Di Gaudio, segretario Siulp

«L’innovativo strumento retributivo, presentato dal Dipartimento come diretto a confortare il rischio della vita nell’adempimento del proprio dovere – si legge nella nota – si risolve come spesso accade in un “garbuglio” di manzoniana memoria, una pantomima burocratico-amministrativa il cui unico risvolto sembra quello di creare un’illusoria aspettativa di gratificazione economica che invece non c’è e che in fondo ha anche molto meno valore della “classica pacca sulla spalla” che i poliziotti sono abituati a ricevere».

C’è poi un altro passaggio contro cui il Siulp punta il dito: «Ma come se ciò non bastasse, ecco che ancora qualche solerte “generale”, ha voluto guadagnarsi il merito di rendere confusa ed opinabile la regola direttiva facendo sì che il riconoscimento o meno dell’indennità di OP in argomento, possa dipendere in effetti dalla personale interpretazione dei singoli Questori, diversa quindi per ogni provincia. Una inaccettabile applicazione del “beneficio” in parola ad libitum, senza alcuna uniformità, lasciando come già detto ai poveri Questori l’ingrato compito di elargire l’istituto economico o negarlo. Libere interpretazioni che, oltre all’aspetto prettamente soggettivo dell’Autorità, variano dal “colore” delle regioni italiane. Misurare l’entità e gravità del rischio in base ai colori e non dal tipo di servizio, più che una burla sembra una beffa!».

Il Siulp «rigetta con forza ogni forma di opportunismo o propaganda politica ed ogni misero calcolo ragionieristico. Invoca e richiama ad una maggiore sensibilità e attenzione chi, ai vertici, ha il potere-dovere di garantire che all’efficienza dei servizi di polizia corrispondano forme di indennità adeguate e non offensive». E chiude affermando che «in alternativa, ci faremo promotori, su scala nazionale, di una iniziativa mirata a devolvere, da parte di ogni polizotto aderente al Siulp, la somma media percepita di 1,25 euro giornalieri, in favore dei rispettivi servizi sanitari regionali».

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«Indennità Covid ai poliziotti: aumento di 1,25 euro al giorno». Lo denuncia il sindacato Siulp in una nota firmata dal segretario novarese Tommaso Di Gaudio e dagli omologhi delle province di Asti, Biella, Cuneo, Torino, Verbania e Vercelli, in cui si parla di «commedia all’italiana». Non solo, «ci siamo accorti che l’indennità di O.P. (operatore di polizia, ndr) in sede, nel caso del servizio notturno risulta addirittura inferiore».

 

«Incidenti in aumento
Tommaso Di Gaudio, segretario Siulp

«L’innovativo strumento retributivo, presentato dal Dipartimento come diretto a confortare il rischio della vita nell’adempimento del proprio dovere – si legge nella nota – si risolve come spesso accade in un “garbuglio” di manzoniana memoria, una pantomima burocratico-amministrativa il cui unico risvolto sembra quello di creare un’illusoria aspettativa di gratificazione economica che invece non c’è e che in fondo ha anche molto meno valore della “classica pacca sulla spalla” che i poliziotti sono abituati a ricevere».

C’è poi un altro passaggio contro cui il Siulp punta il dito: «Ma come se ciò non bastasse, ecco che ancora qualche solerte “generale”, ha voluto guadagnarsi il merito di rendere confusa ed opinabile la regola direttiva facendo sì che il riconoscimento o meno dell’indennità di OP in argomento, possa dipendere in effetti dalla personale interpretazione dei singoli Questori, diversa quindi per ogni provincia. Una inaccettabile applicazione del “beneficio” in parola ad libitum, senza alcuna uniformità, lasciando come già detto ai poveri Questori l’ingrato compito di elargire l’istituto economico o negarlo. Libere interpretazioni che, oltre all’aspetto prettamente soggettivo dell’Autorità, variano dal “colore” delle regioni italiane. Misurare l’entità e gravità del rischio in base ai colori e non dal tipo di servizio, più che una burla sembra una beffa!».

Il Siulp «rigetta con forza ogni forma di opportunismo o propaganda politica ed ogni misero calcolo ragionieristico. Invoca e richiama ad una maggiore sensibilità e attenzione chi, ai vertici, ha il potere-dovere di garantire che all’efficienza dei servizi di polizia corrispondano forme di indennità adeguate e non offensive». E chiude affermando che «in alternativa, ci faremo promotori, su scala nazionale, di una iniziativa mirata a devolvere, da parte di ogni polizotto aderente al Siulp, la somma media percepita di 1,25 euro giornalieri, in favore dei rispettivi servizi sanitari regionali».

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