Infermiera in terapia intensiva e mamma in tempo di Covid: la storia in un libro

Allontanare i propri figli per tenerli al sicuro. Una scelta difficile, dolorosa, ma la più giusta quando sai di essere un’infermiera di terapia intensiva in un ospedale in piena emergenza sanitaria. “Il valore di uno sguardo” è il libro che ha scelto di scrivere Daniela Crepaldi, la presidente di Edo’s Smaile, mamma di tre meraviglie, per raccontare i mesi che l’hanno di fatto tenuta lontana dalla sua famiglia. Daniela ha scritto una sorta di diario, iniziato già a fine febbraio, un diario che poco per volta ha preso forma ed è diventato un libro.

Uno scritto di 92 pagine, edito da Grafica elettronica. «Un’idea matta di Dani, – dice sorridendo Elisa Rendinella, la responsabile comunicazione dell’associazione – un giorno mi ha chiamato dicendo: “Ma se scrivessimo un libro?” e da lì non ci siamo più fermate fino a che non lo abbiamo ultimato». Il libro è un’idea di Daniela, ma è un progetto sviluppato in sinergia con tante persone: Barbara Guidi che si è occupata della stesura, Alessandra Biella, la psicologa Monia D’Addio. «E’ proprio questo che mi rende soddisfatta, non l’idea in sé, ma lo sviluppo dell’idea, sono contenta per tutte le persone che hanno lavorato al progetto», dice Daniela.

Cosa c’è nel libro: «Daniela racconta la sua esperienza, la presenza della penna di una psicologa pone molto l’attenzione sulla parte emotiva, – racconta Elisa – è un libro impattante, io sono molto in sinergia con Daniela, la capisco, la sento. Ma di fatto mentre rileggevo percepivo perfettamente cosa stesse provando in quel momento. E’ un libro che ti lascia perplesso nel senso buono del termine, che ti fa riflettere».

Il libro è già in ebook, ma a giorni arriverà anche cartaceo: «Siamo curiose, non lo abbiamo ancora tenuto fra le mani, – dice Elisa – abbiamo già avuto più di 70 ordini». Il ricavato, tolte le spese di realizzazione, andrà interamente all’associazione per continuare a sostenere tutte le attività rivolte alle famiglie.

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Elena Mittino

Una risposta

  1. Buongiorno io ho la figlia che fa infermieristica a Novara posso acquistare una coppia ne sarei felice e grazie di tutto quello che avete fatto

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Infermiera in terapia intensiva e mamma in tempo di Covid: la storia in un libro

Allontanare i propri figli per tenerli al sicuro. Una scelta difficile, dolorosa, ma la più giusta quando sai di essere un’infermiera di terapia intensiva in un ospedale in piena emergenza sanitaria. “Il valore di uno sguardo” è il libro che ha scelto di scrivere Daniela Crepaldi, la presidente di Edo’s Smaile, mamma di tre meraviglie, per raccontare i mesi che l’hanno di fatto tenuta lontana dalla sua famiglia. Daniela ha scritto una sorta di diario, iniziato già a fine febbraio, un diario che poco per volta ha preso forma ed è diventato un libro. Uno scritto di 92 pagine, edito da Grafica elettronica. «Un’idea matta di Dani, - dice sorridendo Elisa Rendinella, la responsabile comunicazione dell’associazione – un giorno mi ha chiamato dicendo: “Ma se scrivessimo un libro?” e da lì non ci siamo più fermate fino a che non lo abbiamo ultimato». Il libro è un’idea di Daniela, ma è un progetto sviluppato in sinergia con tante persone: Barbara Guidi che si è occupata della stesura, Alessandra Biella, la psicologa Monia D’Addio. «E’ proprio questo che mi rende soddisfatta, non l’idea in sé, ma lo sviluppo dell’idea, sono contenta per tutte le persone che hanno lavorato al progetto», dice Daniela. Cosa c’è nel libro: «Daniela racconta la sua esperienza, la presenza della penna di una psicologa pone molto l’attenzione sulla parte emotiva, - racconta Elisa – è un libro impattante, io sono molto in sinergia con Daniela, la capisco, la sento. Ma di fatto mentre rileggevo percepivo perfettamente cosa stesse provando in quel momento. E’ un libro che ti lascia perplesso nel senso buono del termine, che ti fa riflettere». Il libro è già in ebook, ma a giorni arriverà anche cartaceo: «Siamo curiose, non lo abbiamo ancora tenuto fra le mani, - dice Elisa – abbiamo già avuto più di 70 ordini». Il ricavato, tolte le spese di realizzazione, andrà interamente all’associazione per continuare a sostenere tutte le attività rivolte alle famiglie.

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