Interventi chirurgici all’avanguardia per la Gastroenterologia del Maggiore

Due interventi innovativi sono stati compiuti dalla struttura di Gastroenterologia – diretta dal dott. Nico Pagano – dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara.

Si tratta di interventi eseguiti per via endoscopica che pur essendo molto complessi dal punto di vista tecnico specialistico, per questo eseguite in un numero ridotto di centri, non prevedono l’esecuzione in sala operatoria  e per il paziente compromesso risultano meno invasivi dell’intervento chirurgico.

Il primo caso ha riguardato una donna che a causa di un ostruzione tumorale non riusciva ad alimentarsi e conseguentemente ad affrontare le terapie necessarie: « Abbiamo confezionato per via endoscopica un’anastomosi tra il digiuno e l’ileo, bypassando la stenosi – ha spiegato il dott. Pagano – e probabilmente potrà iniziare della terapia specifica. Abbiamo condiviso la gestione del caso con la Struttura di oncologia diretta dalla prof.ssa Alessandra Gennari».

Il secondo caso, invece, ha avuto come protagonista una donna con una patologia del coledoco: «Abbiamo creato un’anastomosi tra la parte gastrica residua e il tratto di intestino dove si inserisce la via biliare. Passando attraverso questa anastomosi abbiamo pulito la via biliare. La signora adesso sta bene» ha concluso il dott. Pagano.

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Interventi chirurgici all’avanguardia per la Gastroenterologia del Maggiore

Due interventi innovativi sono stati compiuti dalla struttura di Gastroenterologia – diretta dal dott. Nico Pagano – dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara.

Si tratta di interventi eseguiti per via endoscopica che pur essendo molto complessi dal punto di vista tecnico specialistico, per questo eseguite in un numero ridotto di centri, non prevedono l’esecuzione in sala operatoria  e per il paziente compromesso risultano meno invasivi dell’intervento chirurgico.

Il primo caso ha riguardato una donna che a causa di un ostruzione tumorale non riusciva ad alimentarsi e conseguentemente ad affrontare le terapie necessarie: « Abbiamo confezionato per via endoscopica un’anastomosi tra il digiuno e l’ileo, bypassando la stenosi – ha spiegato il dott. Pagano – e probabilmente potrà iniziare della terapia specifica. Abbiamo condiviso la gestione del caso con la Struttura di oncologia diretta dalla prof.ssa Alessandra Gennari».

Il secondo caso, invece, ha avuto come protagonista una donna con una patologia del coledoco: «Abbiamo creato un’anastomosi tra la parte gastrica residua e il tratto di intestino dove si inserisce la via biliare. Passando attraverso questa anastomosi abbiamo pulito la via biliare. La signora adesso sta bene» ha concluso il dott. Pagano.

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