La campana della pace è risuonata forte anche a Novara

Stamattina nel cortile del Broletto al momento della benedizione dello strumento sonoro proveniente da Coblenza e realizzato con resti di materiale bellico della Seconda guerra mondiale. Cerimonia dai profondi significati organizzata dall'Associazione per i gemellaggi per celebrare il legame di Novara con la città tedesca

Tre, quattro rintocchi. Li hanno fatti risuonare il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla e padre Yuriy Ivanyuta della comunità ucraina questa mattina, sabato 7 maggio, nel cortile del Broletto. E’ stato forse il momento più carico di significati della cerimonia di inaugurazione e benedizione della “Campana della pace”, un prezioso manufatto di oltre 300 quintali (con l’intero supporto si arriva alla mezza tonnellata) realizzato a Coblenza, città gemellata con Novara, su progetto del cantante e attivista Michael Patrick Kelly con i resti di materiale bellico risalente alla Seconda guerra mondiale rinvenuto durante alcuni scavi.


L’iniziativa, pensata per celebrare il legame che unisce ormai da anni la nostra città con l’importante centro tedesco della Renania – Palatinato, è stata organizzata dall’Associazione per i gemellaggi novaresi e l’amicizia internazionale, ha visto la partecipazione di diverse autorità, ma anche tanti giovani studenti che mai come in questo particolare momento hanno voluto far sentire il loro forte desiderio di pace. Così i ragazzi del Casorati, del Mossotti, della Buscaglia e dell’Ipsia Bellini si sono alternati in esibizioni musicali (oltre agli inni nazionali italiano e tedesco è stato eseguito anche il celebre Inno alla gioia, quarto e ultimo movimento della Nona sinfonia di Beethoven, da mezzo secolo adottata come inno europeo) e letture, mentre gli interventi ufficiali sono toccati, introdotti dal giornalista Gianfranco Quaglia, al sindaco Alessandro Canelli, al presidente dell’Associazione per i gemellaggi Roberto Turri e al suo omologo di Coblenza, l’italo-tedesco Vito Contento, alla referente dell’Ufficio scolastico Gabriella Colla e al questore Alessandra Faranda Cordella, oltre al vescovo Brambilla e a padre Yuriy.

Presenti anche il console generale della Repubblica federale tedesca a Milano Ingrid Jung e Matteo Fornara, della rappresentanza permanente della Commissione europea, cui è toccato il compito di leggere un messaggio inviato dalla presidente Ursula von der Leyen, nel quale è stato ribadito il sostegno di Bruxelles al fianco del popolo ucraino in questo tragico momento e il ringraziamento alle due città gemellate di Novara e Coblenza per l’impegno profuso nell’accoglienza dei profughi. La campana sarà esposta al pubblico sino a domani, domanica 8 maggio.

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La campana della pace è risuonata forte anche a Novara

Stamattina nel cortile del Broletto al momento della benedizione dello strumento sonoro proveniente da Coblenza e realizzato con resti di materiale bellico della Seconda guerra mondiale. Cerimonia dai profondi significati organizzata dall’Associazione per i gemellaggi per celebrare il legame di Novara con la città tedesca

Tre, quattro rintocchi. Li hanno fatti risuonare il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla e padre Yuriy Ivanyuta della comunità ucraina questa mattina, sabato 7 maggio, nel cortile del Broletto. E’ stato forse il momento più carico di significati della cerimonia di inaugurazione e benedizione della “Campana della pace”, un prezioso manufatto di oltre 300 quintali (con l’intero supporto si arriva alla mezza tonnellata) realizzato a Coblenza, città gemellata con Novara, su progetto del cantante e attivista Michael Patrick Kelly con i resti di materiale bellico risalente alla Seconda guerra mondiale rinvenuto durante alcuni scavi.


L’iniziativa, pensata per celebrare il legame che unisce ormai da anni la nostra città con l’importante centro tedesco della Renania – Palatinato, è stata organizzata dall’Associazione per i gemellaggi novaresi e l’amicizia internazionale, ha visto la partecipazione di diverse autorità, ma anche tanti giovani studenti che mai come in questo particolare momento hanno voluto far sentire il loro forte desiderio di pace. Così i ragazzi del Casorati, del Mossotti, della Buscaglia e dell’Ipsia Bellini si sono alternati in esibizioni musicali (oltre agli inni nazionali italiano e tedesco è stato eseguito anche il celebre Inno alla gioia, quarto e ultimo movimento della Nona sinfonia di Beethoven, da mezzo secolo adottata come inno europeo) e letture, mentre gli interventi ufficiali sono toccati, introdotti dal giornalista Gianfranco Quaglia, al sindaco Alessandro Canelli, al presidente dell’Associazione per i gemellaggi Roberto Turri e al suo omologo di Coblenza, l’italo-tedesco Vito Contento, alla referente dell’Ufficio scolastico Gabriella Colla e al questore Alessandra Faranda Cordella, oltre al vescovo Brambilla e a padre Yuriy.

Presenti anche il console generale della Repubblica federale tedesca a Milano Ingrid Jung e Matteo Fornara, della rappresentanza permanente della Commissione europea, cui è toccato il compito di leggere un messaggio inviato dalla presidente Ursula von der Leyen, nel quale è stato ribadito il sostegno di Bruxelles al fianco del popolo ucraino in questo tragico momento e il ringraziamento alle due città gemellate di Novara e Coblenza per l’impegno profuso nell’accoglienza dei profughi. La campana sarà esposta al pubblico sino a domani, domanica 8 maggio.

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