La Casa di Giorno trasloca al seminario. Una nuova location per l’estate

La Casa di Giorno trasloca al seminario. Il centro diurno per anziani, fondata nel 1988 da don Aldo Mercoli, dalla sua sede storica di via Tornielli, si trasferisce nei locali al piano terra del seminario, in via Monte San Gabriele, per il periodo estivo.

«Cercavamo una location che fosse idonea a livello di metratura per consentire il distanziamento ma senza barriere architettoniche – spiega al direttrice del centro, Valentina Piantanida -. Grazie al sindaco, al vescovo e al vicario generale abbiamo ottenuto un’ala in disuso del seminario che è stata completamente risistemata dai nostri volontari. In pocchissimo tempo hanno compiuto un vero miracolo perchè hanno provveduto alle pulizie e alla snaificazione, si sono adoperati per piccoli interventi strutturali come la sistemazione dei bagni igienici e il taglio dell’erba in modo da accogliere nel modo migliore i nostri anziani».

 

 

Dall’Asl sobno arrivate anche tutte le autorizzazioni sanitarie: «Grazie al dirigente Esposito Aniello che ha seguito tutta la pratica – prosegue Piantanida – e ha permesso ai nostri dipendenti di effettuare in breve tempo i tamponi risultati tutti negativi. Grazie anche alla nostra responsabile della sicurezza Gisueppna De Vito ha curato la parte di stesura dei proticolli».

Tutte le attività che prevedono un contatto fisico o uno scambio di materiale non potranno più essere svolte, ma il centro si è comuqnue organizzato: «Ogni ospite – continua al direttrice riceverà una borsa personalizzata che comprende un kit di cancelleria, un quaderno, un ventaglio e dei fazzoletti. Sarà tutto molto più complesso, ma non poitevamo continuare a lasciare i nostri anziani ancora a casa per molto: molti di loro abituati a ricevere continuamente stimoli, hanno avuto un decadimento emotivo. Loro ci chiedevano di tornare a fare vita di comunità e questo ci ha spinto a ricominciare. Dopo cinque mesi di isolamento sarà come ricominciare da capo, con un nuovo inserimento e in una nuova realtà più grande e con uno spazio verde a disposizione. Grazie infine alle famiglie che credono in noi e che hanno deciso di continuare ad affidarci i loro anziani».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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La Casa di Giorno trasloca al seminario. Una nuova location per l’estate

La Casa di Giorno trasloca al seminario. Il centro diurno per anziani, fondata nel 1988 da don Aldo Mercoli, dalla sua sede storica di via Tornielli, si trasferisce nei locali al piano terra del seminario, in via Monte San Gabriele, per il periodo estivo.

«Cercavamo una location che fosse idonea a livello di metratura per consentire il distanziamento ma senza barriere architettoniche – spiega al direttrice del centro, Valentina Piantanida -. Grazie al sindaco, al vescovo e al vicario generale abbiamo ottenuto un’ala in disuso del seminario che è stata completamente risistemata dai nostri volontari. In pocchissimo tempo hanno compiuto un vero miracolo perchè hanno provveduto alle pulizie e alla snaificazione, si sono adoperati per piccoli interventi strutturali come la sistemazione dei bagni igienici e il taglio dell’erba in modo da accogliere nel modo migliore i nostri anziani».

 

 

Dall’Asl sobno arrivate anche tutte le autorizzazioni sanitarie: «Grazie al dirigente Esposito Aniello che ha seguito tutta la pratica – prosegue Piantanida – e ha permesso ai nostri dipendenti di effettuare in breve tempo i tamponi risultati tutti negativi. Grazie anche alla nostra responsabile della sicurezza Gisueppna De Vito ha curato la parte di stesura dei proticolli».

Tutte le attività che prevedono un contatto fisico o uno scambio di materiale non potranno più essere svolte, ma il centro si è comuqnue organizzato: «Ogni ospite – continua al direttrice riceverà una borsa personalizzata che comprende un kit di cancelleria, un quaderno, un ventaglio e dei fazzoletti. Sarà tutto molto più complesso, ma non poitevamo continuare a lasciare i nostri anziani ancora a casa per molto: molti di loro abituati a ricevere continuamente stimoli, hanno avuto un decadimento emotivo. Loro ci chiedevano di tornare a fare vita di comunità e questo ci ha spinto a ricominciare. Dopo cinque mesi di isolamento sarà come ricominciare da capo, con un nuovo inserimento e in una nuova realtà più grande e con uno spazio verde a disposizione. Grazie infine alle famiglie che credono in noi e che hanno deciso di continuare ad affidarci i loro anziani».

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