La chirurgia toracica del Maggiore fra le 15 eccellenze in Italia

Novara al primo posto in regione Piemonte e tra i primi 15 centri nazionali per il trattamento delle patologie tumorali del distretto toracico

Sono i numeri a inserire la SCDU Chirurgia Toracica (diretta dal prof. Ottavio Rena) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara al primo posto in regione Piemonte e tra i primi 15 centri nazionali per il trattamento delle patologie tumorali del distretto toracico.

I dati si riferiscono agli ultimi tre anni, quelli dell’emergenza-Covid: dal marzo 2020 a fine marzo 2023 la Chirurgia Toracica dell’Aou ha operato 1058 pazienti dei quali 922 oncologici (87%).

«Tra questi – ha affermato il professore Rena, direttore della Struttura – la maggior parte (598 pazienti) erano affetti da tumore del polmone (circa 200/anno) confermando per il 2020 ed il 2021, secondo i report del Programma Nazionale Esiti di Agenas, la struttura come il primo Centro di Chirurgia Toracica Oncologica del Piemonte (per il 2022 il dato è in ulteriore incremento). La restante parte dei  pazienti oncologici erano affetti da neoplasie maligne del mediastino anteriore (timoma e carcinoma timico) e primitive della pleura (mesotelioma pleurico); su quest’ultimo in 21 casi si è proceduto ad interventi di pleurectomia/decorticazione estesa dopo polichemioterapia neoadiuvante».

«Nonostante le difficoltà organizzative ed operative dovute all’emergenza-Covid – ha aggiunto – si è sempre riusciti a garantire l’offerta della chirurgia miniinvasiva: 941 pazienti oncologici (tra i quali l’88% dei pazienti affetti da tumore del polmone) sono stati operati in toracoscopia videoassistita o con tecnica robotica con l’ausilio del sistema DaVinci Xi (145 interventi di cui 38 per tumori del mediastino anteriore).  La degenza media post-operatoria riferita agli interventi maggiori (interventi oncologici sul polmone, sul mediastino o sulla pleura) è stata di circa 5 giorni con un tasso di mortalità/anno di circa 0.65% stabile nei 3 anni esaminati. Il tutto grazie all’impegno dell’intera azienda e in particolare degli incrollabili ed instancabili collaboratori: il dottore Fabio Massera, la dottoressa Esther Papalia, la dottoressa Giulia Bora, la dottoressa Sara Parini e la dottoressa Erika Passone».

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La chirurgia toracica del Maggiore fra le 15 eccellenze in Italia

Novara al primo posto in regione Piemonte e tra i primi 15 centri nazionali per il trattamento delle patologie tumorali del distretto toracico

Sono i numeri a inserire la SCDU Chirurgia Toracica (diretta dal prof. Ottavio Rena) dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara al primo posto in regione Piemonte e tra i primi 15 centri nazionali per il trattamento delle patologie tumorali del distretto toracico.

I dati si riferiscono agli ultimi tre anni, quelli dell’emergenza-Covid: dal marzo 2020 a fine marzo 2023 la Chirurgia Toracica dell’Aou ha operato 1058 pazienti dei quali 922 oncologici (87%).

«Tra questi – ha affermato il professore Rena, direttore della Struttura – la maggior parte (598 pazienti) erano affetti da tumore del polmone (circa 200/anno) confermando per il 2020 ed il 2021, secondo i report del Programma Nazionale Esiti di Agenas, la struttura come il primo Centro di Chirurgia Toracica Oncologica del Piemonte (per il 2022 il dato è in ulteriore incremento). La restante parte dei  pazienti oncologici erano affetti da neoplasie maligne del mediastino anteriore (timoma e carcinoma timico) e primitive della pleura (mesotelioma pleurico); su quest’ultimo in 21 casi si è proceduto ad interventi di pleurectomia/decorticazione estesa dopo polichemioterapia neoadiuvante».

«Nonostante le difficoltà organizzative ed operative dovute all’emergenza-Covid – ha aggiunto – si è sempre riusciti a garantire l’offerta della chirurgia miniinvasiva: 941 pazienti oncologici (tra i quali l’88% dei pazienti affetti da tumore del polmone) sono stati operati in toracoscopia videoassistita o con tecnica robotica con l’ausilio del sistema DaVinci Xi (145 interventi di cui 38 per tumori del mediastino anteriore).  La degenza media post-operatoria riferita agli interventi maggiori (interventi oncologici sul polmone, sul mediastino o sulla pleura) è stata di circa 5 giorni con un tasso di mortalità/anno di circa 0.65% stabile nei 3 anni esaminati. Il tutto grazie all’impegno dell’intera azienda e in particolare degli incrollabili ed instancabili collaboratori: il dottore Fabio Massera, la dottoressa Esther Papalia, la dottoressa Giulia Bora, la dottoressa Sara Parini e la dottoressa Erika Passone».

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