Alberto Toscano, giornalista corrispondente da Parigi per molti quotidiani italiani da quasi 40 anni e sempre tenacemente affezionato alla sua Novara, è stato l’ospite della conviviale di ottobre di Stampa Club.
Toscano con la consueta lucidità e la profonda conoscenza della politica francese ha evidenziato la crisi del macronismo, il tentativo del Presidente Macron di superare, in nome del pragmatico, la classica distinzione fra destra e sinistra.
La sua scelta imprudente di sciogliere il Parlamento ha portato con grandi difficoltà alla formazione di un governo che però non dispone di una maggioranza parlamentare e che dipende dal potere di veto del partito della Le Pen che potrebbe sfiduciarlo unendo i suoi voti a quelli della sinistra ed è fallito il progetto di emarginare l’estrema destra.
In questi anni di presidenza Macron la Francia è arrivata al 113% di deficit pubblico che la costringe a pagare più di 50 miliardi di interessi sul debito dello Stato ogni anno, una situazione superata in peggio solo dall’Italia e anche l’influenza politica della Francia in Africa é calata notevolmente a favore di Russia e Cina.
La crisi del macronismo riflette però soprattutto la crisi comune alle altre democrazie occidentali, che nella rivolta dei Giubbotti Gialli ha avuto la sua manifestazione più clamorosa.
Una crisi di disaffezione nei confronti delle istituzioni, un malessere che porta a contestare sempre tutti i governi di qualsiasi colore e che si esprime in astensionismo e in mancanza di partecipazione politica soprattutto da parte delle nuove generazioni. Una crisi che fa sì che le classi politiche cerchino un consenso a breve termine e non si preoccupino di risolvere i problemi con progetti di lungo respiro .