La polizia di stato incontra le scuole: così si educa e si fa prevenzione

La polizia di stato incontra le scuole: così si educa e si fa prevenzione. Investire nella formazione nel settore della sicurezza e della legalità per contribuire a realizzare un percorso di conoscenza e consapevolezza condiviso, finalizzato al rispetto del singolo e della società in cui viviamo, nonché delle norme e leggi che regolano la civile convivenza. La polizia di stato incontra le scuole: così si educa e si fa prevenzioneInvestire nella formazione nel settore della sicurezza e della legalità per contribuire a realizzare un percorso di conoscenza e consapevolezza condiviso, finalizzato al rispetto del singolo e della società in cui viviamo, nonché delle norme e leggi che regolano la civile convivenza. 

E’ questo uno degli obiettivi che in un’ottica di prevenzione, in sinergia con il mondo scolastico ed altre istituzioni, La polizia di Stato di Novara si prefigge di perseguire in mezzo ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie, attraverso interventi scolastici, a cura dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura.

Gli interventi nelle scuole di ogni ordine e grado mirano a stimolare riflessioni, affiancando agli aspetti strettamente legali e normativi i principi e i valori etico sociali che li ispirano, per una miglior comprensione dell’importanza e delle conseguenze delle condotte funzionali e disfunzionali, in un cammino di crescita verso la cittadinanza attiva e la partecipazione costruttiva alla vita civile.

Tra gli argomenti trattati, la gestione di comportamenti aggressivi e conflittuali, la solidarietà e il contrasto di ogni forma di discriminazione, la prevenzione alle diverse forme di violenza e di disagio, il bullismo e il cyberbullismo, l’adescamento on line, il revenge porn, le challenge on line, e più in generale la percezione dei pericoli e la consapevolezza dei reati e delle condotte illecite commesse in internet, per riaffermare che il cosiddetto “mondo virtuale” appartiene al mondo reale e le conseguenze delle condotte in internet si ripercuotono nella vita.  

Una sfida per favorire le relazioni e sensibilizzare un sereno dialogo tra ragazzi, famiglie e istituzioni, (un trinomio imprescindibile), superando le barriere dei diversi linguaggi e culture,  e il gap generazionale accentuato da una diversa percezione della realtà in cui siamo immersi, che talvolta impediscono la comunicazione e producono una reciproca diffidenza.  

In questo contesto a conclusione dell’anno scolastico 2020/2021 l’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Novara ha aderito a diversi progetti di rilievo e tenuto numerosi interventi, ricorrendo quasi esclusivamente alla modalità della didattica a distanza, effettuando 28 incontri  coinvolgendo a vario titolo e in vario modo  58 istituti scolastici di cui 7 scuole primarie, 41 scuole secondarie di primo grado e 10 scuole secondarie di secondo grado. Nel corso degli incontri sono stati raggiunti complessivamente n.4179 utenti, di cui 3387  alunni, 463 docenti, 329 genitori.              

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La polizia di stato incontra le scuole: così si educa e si fa prevenzione

La polizia di stato incontra le scuole: così si educa e si fa prevenzione. Investire nella formazione nel settore della sicurezza e della legalità per contribuire a realizzare un percorso di conoscenza e consapevolezza condiviso, finalizzato al rispetto del singolo e della società in cui viviamo, nonché delle norme e leggi che regolano la civile convivenza. La polizia di stato incontra le scuole: così si educa e si fa prevenzioneInvestire nella formazione nel settore della sicurezza e della legalità per contribuire a realizzare un percorso di conoscenza e consapevolezza condiviso, finalizzato al rispetto del singolo e della società in cui viviamo, nonché delle norme e leggi che regolano la civile convivenza. 

E’ questo uno degli obiettivi che in un’ottica di prevenzione, in sinergia con il mondo scolastico ed altre istituzioni, La polizia di Stato di Novara si prefigge di perseguire in mezzo ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie, attraverso interventi scolastici, a cura dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura.

Gli interventi nelle scuole di ogni ordine e grado mirano a stimolare riflessioni, affiancando agli aspetti strettamente legali e normativi i principi e i valori etico sociali che li ispirano, per una miglior comprensione dell’importanza e delle conseguenze delle condotte funzionali e disfunzionali, in un cammino di crescita verso la cittadinanza attiva e la partecipazione costruttiva alla vita civile.

Tra gli argomenti trattati, la gestione di comportamenti aggressivi e conflittuali, la solidarietà e il contrasto di ogni forma di discriminazione, la prevenzione alle diverse forme di violenza e di disagio, il bullismo e il cyberbullismo, l’adescamento on line, il revenge porn, le challenge on line, e più in generale la percezione dei pericoli e la consapevolezza dei reati e delle condotte illecite commesse in internet, per riaffermare che il cosiddetto “mondo virtuale” appartiene al mondo reale e le conseguenze delle condotte in internet si ripercuotono nella vita.  

Una sfida per favorire le relazioni e sensibilizzare un sereno dialogo tra ragazzi, famiglie e istituzioni, (un trinomio imprescindibile), superando le barriere dei diversi linguaggi e culture,  e il gap generazionale accentuato da una diversa percezione della realtà in cui siamo immersi, che talvolta impediscono la comunicazione e producono una reciproca diffidenza.  

In questo contesto a conclusione dell’anno scolastico 2020/2021 l’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Novara ha aderito a diversi progetti di rilievo e tenuto numerosi interventi, ricorrendo quasi esclusivamente alla modalità della didattica a distanza, effettuando 28 incontri  coinvolgendo a vario titolo e in vario modo  58 istituti scolastici di cui 7 scuole primarie, 41 scuole secondarie di primo grado e 10 scuole secondarie di secondo grado. Nel corso degli incontri sono stati raggiunti complessivamente n.4179 utenti, di cui 3387  alunni, 463 docenti, 329 genitori.              

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