«La scuola non è motore di contagio. Riapriamo senza chiudere mai più»

Si è fatta sentire a nome di tanti colleghi Sabrina Bonini, educatrice novarese, titolare di un nido a Trecate, alla guida del comitato regionale EduChiAmo presente questa mattina, venerdì 26 marzo, in piazza Carignano a Torino per dire no alla Dad.

Un’iniziativa lanciata da Pas, Priorità alla scuola, con la partecipazione dei Cobas. In oltre 60 città italiane (Novara compresa) insegnanti, educatore, persone del mondo scolastico, sono scese in piazza.

«Siamo qui per dare la voce di tutti, – ha detto al microfono Sabrina Bonini – la scuola è un diritto di tutti. Un anno fa calava un silenzio assordante, un anno dopo il tentativo delle istituzioni è lo stesso. Abbiamo consapevolezza e dati scientifici che la scuola non è il moto di contagio».

Intervallata da fortissimi applausi e parole di netto consenso Bonini ha aggiunto: «Noi come adulti abbiamo il dovere di fornire ai bambini radici e ali, e la scuola consegna ali per il futuro, perché i piccoli sono il nostro futuro. La scuola va riaperta, dagli 0 ai vent’anni. La scuola è esserci, fisicamente e poi con la mente. Tutti gli adulti di oggi sono stati bambini ieri, ma forse non tutti se lo ricordano».

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«La scuola non è motore di contagio. Riapriamo senza chiudere mai più»

Si è fatta sentire a nome di tanti colleghi Sabrina Bonini, educatrice novarese, titolare di un nido a Trecate, alla guida del comitato regionale EduChiAmo presente questa mattina, venerdì 26 marzo, in piazza Carignano a Torino per dire no alla Dad.

Un’iniziativa lanciata da Pas, Priorità alla scuola, con la partecipazione dei Cobas. In oltre 60 città italiane (Novara compresa) insegnanti, educatore, persone del mondo scolastico, sono scese in piazza.

«Siamo qui per dare la voce di tutti, – ha detto al microfono Sabrina Bonini – la scuola è un diritto di tutti. Un anno fa calava un silenzio assordante, un anno dopo il tentativo delle istituzioni è lo stesso. Abbiamo consapevolezza e dati scientifici che la scuola non è il moto di contagio».

Intervallata da fortissimi applausi e parole di netto consenso Bonini ha aggiunto: «Noi come adulti abbiamo il dovere di fornire ai bambini radici e ali, e la scuola consegna ali per il futuro, perché i piccoli sono il nostro futuro. La scuola va riaperta, dagli 0 ai vent’anni. La scuola è esserci, fisicamente e poi con la mente. Tutti gli adulti di oggi sono stati bambini ieri, ma forse non tutti se lo ricordano».

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