Le isole dei laghi d’Orta e Maggiore candidate fra i siti Unesco. La proposta arriva da Legambiente, con lo scopo di promuovere un turismo più sostenibile. «E’ necessario immaginare futuri diversi per i nostri territori, che siano in grado di intercettare una domanda in rapida trasformazione con aspettative che si basano sulla sostenibilità e sulla possibilità di svolgere delle attività a contatto con la natura», ha spiegato Roberto Signorelli vicepresidente circolo Legambiente Gli Amici del Lago.
In quest’ottica è stato firmato ieri, 29 luglio, il “Manifesto di Orta”: «Primo passo per la definizione di un percorso condiviso per arrivare alla costituzione della prima comunità energetica di lago sul territorio italiano. Un progetto che vede coinvolti i comuni rivieraschi e dell’entroterra – perché il lago – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – aggrega naturalmente tante realtà e vari enti».
Percorso che inizia dall’elettrificazione delle imbarcazioni che si muovono sul lago, per cui a Orta è stata installata la prima colonnina di ricarica per natanti elettrici. Marnati si è simbolicamente regalato un giro sul lago su una barca elettrica.
«Sul tema energia – ha detto Marnati subito dopo la firma dell’accordo con i Comuni della zona – ci sono molte risorse ed è su questo capitolo che intendiamo iniziare il lavoro; partiamo da qui per poi spaziare in altri settori. Il fatto di fare squadra, e quindi lavorare insieme, rappresenta un vantaggio per la stesura di progetti che potrebbero essere presentati sul PNRR e ciò che non sarà finanziato dai fondi del piano nazionale sarà finanziato con altri fondi”.
«Oggi con l’arrivo delle grandi risorse europee – ha aggiunto – c’è la possibilità di finanziare queste comunità dove i comuni diventano capofila, creando una fonte di energia rinnovabile, dal pannello fotovoltaico all’idroelettrico, con il coinvolgimento di cittadini e imprese. Non c’è solo un beneficio ambientale ma anche economico e sociale».
All’incontro per la firma del Manifesto hanno preso parte i primi cittadini di Ameno, Bolzano Novarese, Briga Novarese, Gozzano, Invorio, Madonna del Sasso, Miasino, Omegna, Orta, Pogno e San Maurizio d’Opaglio. Per gli enti, presenti Università del Piemonte Orientale, Energy Center del Politecnico di Torino, Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Arpa Piemonte, Ecomuseo del Cusio, Atl Novara, Environment Park e Fondazione Alberto Giacomini.