Le mascherine scarseggiano, la produzione ricomincia a Galliate

Le mascherine scarseggiano, la produzione ricomincia a Galliate. Dopo 15 anni di assenza da questo mercato la Coccato&Mezzetti ha ripreso la produzione in serie di questi dispositivi di protezione individuale monouso in questi giorni spariti dagli scaffali di farmacie, negozi e supermercati, ma soprattutto da molti presidi ospedalieri del Nord Italia che in prima linea si trovano a fronteggiare l’emergenza del coronavirus.

 

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«dopo il 2005 – spiega l’amministratore delegato, Fabiano Vittorio Coccato – per effetto della massiccia importazione dall’area asiatica e l’impossibilità di far fronte alla competitività dei prezzi, la produzione aziendale era stata ridimensionata e finalizzata solo a commesse di altissima qualità destinate ad aziende che prediligevano manufatti biodegradabili con le medesime caratteristiche e gli standard ad elevata resistenza a batteri e virus. Bisogna infatti sottolineare che le mascherine Coccato sono un prodotto di eccellenza del territorio di Novara, parte della linea Promovita, frutto di anni di ricerca che hanno portato alla messa a punto di dpi accoppiati con Mater-Bi sviluppato da Novamont che, oltre a rispettare tutti gli standard e le normative richieste dal Ministero della Salute, possono esser smaltite nel compost senza arrecare danno all’ambiente. In questi giorni l’azienda ha implementato la linea produttiva e sta mettendo in campo tutte le risorse al fine di ampliarla ulteriormente per gestire una domanda che si fa sempre più pressante e per mettere la produzione a regime, predisponendo nuovi spazi, programmando nuovi turni e straordinari dei suoi dipendenti».

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Le mascherine scarseggiano, la produzione ricomincia a Galliate

Le mascherine scarseggiano, la produzione ricomincia a Galliate. Dopo 15 anni di assenza da questo mercato la Coccato&Mezzetti ha ripreso la produzione in serie di questi dispositivi di protezione individuale monouso in questi giorni spariti dagli scaffali di farmacie, negozi e supermercati, ma soprattutto da molti presidi ospedalieri del Nord Italia che in prima linea si trovano a fronteggiare l’emergenza del coronavirus.

 

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«dopo il 2005 – spiega l’amministratore delegato, Fabiano Vittorio Coccato – per effetto della massiccia importazione dall’area asiatica e l’impossibilità di far fronte alla competitività dei prezzi, la produzione aziendale era stata ridimensionata e finalizzata solo a commesse di altissima qualità destinate ad aziende che prediligevano manufatti biodegradabili con le medesime caratteristiche e gli standard ad elevata resistenza a batteri e virus. Bisogna infatti sottolineare che le mascherine Coccato sono un prodotto di eccellenza del territorio di Novara, parte della linea Promovita, frutto di anni di ricerca che hanno portato alla messa a punto di dpi accoppiati con Mater-Bi sviluppato da Novamont che, oltre a rispettare tutti gli standard e le normative richieste dal Ministero della Salute, possono esser smaltite nel compost senza arrecare danno all’ambiente. In questi giorni l’azienda ha implementato la linea produttiva e sta mettendo in campo tutte le risorse al fine di ampliarla ulteriormente per gestire una domanda che si fa sempre più pressante e per mettere la produzione a regime, predisponendo nuovi spazi, programmando nuovi turni e straordinari dei suoi dipendenti».

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