L’esercito arriva in città. Controlli ma nessuna sanzione

L’esercito arriva in città. Controlli ma nessuna sanzione. I novaresi nel centro storico si sono dimostrati più che disciplinati. Al termine della prima giornata dei controlli effettuati in città, che ha visto i militari del Reggimento “Nizza Cavalleria” affiancare polizia e carabinieri, questo è stato il commento informalmente trapelato da parte delle forze dell’ordine, impegnate nel compito di fare applicare ai cittadini le restrizioni alla mobilità previste dal governo.

Gli oltre cinquanta soldati di stanza alla “Babini” di Bellinzago hanno avuto modo di supportare gli agenti della Questura e i militari dell’Arma sul territorio. In città, si sono alternati con due pattuglie che hanno percorso a lungo gli assi principali del centro, controllando a campione qualche passante e verificando che gli esercizi commerciali rimasti aperti fossero effettivamente quelli inseriti nell’elenco predisposto dall’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio.

Per quanto riguarda il servizio pomeridiano, svolto dai Carabinieri con un turno iniziato alle 14 e protrattosi fino alla 20, sono stati complessivamente una quindicina i controlli eseguiti. Tranne un solo caso, quando una famiglia è stata “pizzicata” a passeggio, tutti gli altri “fermati” hanno, chi più chi meno, mostrato di possedere i requisiti per poter muoversi all’esterno delle proprie abitazioni.

Tutti erano a conoscenza delle nuove disposizioni e si sono attenute ad esse. In questo caso, è stato precisato dalle autorità competenti, non si può parlare di “sanzioni” per gli eventuali trasgressori, ma unicamente di una segnalazione. C’è stata sicuramente disponibilità e comprensione da parte dei tutori della legge (almeno per questa prima giornata), ma in città le cose sono andate per il meglio.

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L’esercito arriva in città. Controlli ma nessuna sanzione

L’esercito arriva in città. Controlli ma nessuna sanzione. I novaresi nel centro storico si sono dimostrati più che disciplinati. Al termine della prima giornata dei controlli effettuati in città, che ha visto i militari del Reggimento “Nizza Cavalleria” affiancare polizia e carabinieri, questo è stato il commento informalmente trapelato da parte delle forze dell’ordine, impegnate nel compito di fare applicare ai cittadini le restrizioni alla mobilità previste dal governo.

Gli oltre cinquanta soldati di stanza alla “Babini” di Bellinzago hanno avuto modo di supportare gli agenti della Questura e i militari dell’Arma sul territorio. In città, si sono alternati con due pattuglie che hanno percorso a lungo gli assi principali del centro, controllando a campione qualche passante e verificando che gli esercizi commerciali rimasti aperti fossero effettivamente quelli inseriti nell’elenco predisposto dall’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio.

Per quanto riguarda il servizio pomeridiano, svolto dai Carabinieri con un turno iniziato alle 14 e protrattosi fino alla 20, sono stati complessivamente una quindicina i controlli eseguiti. Tranne un solo caso, quando una famiglia è stata “pizzicata” a passeggio, tutti gli altri “fermati” hanno, chi più chi meno, mostrato di possedere i requisiti per poter muoversi all’esterno delle proprie abitazioni.

Tutti erano a conoscenza delle nuove disposizioni e si sono attenute ad esse. In questo caso, è stato precisato dalle autorità competenti, non si può parlare di “sanzioni” per gli eventuali trasgressori, ma unicamente di una segnalazione. C’è stata sicuramente disponibilità e comprensione da parte dei tutori della legge (almeno per questa prima giornata), ma in città le cose sono andate per il meglio.

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