L’ospedale Maggiore riconosciuto come centro regionale per al cura del Parkinson. La struttura complessa di Neurochirurgia, diretta dal dottor Christian Cossandi, è stata riconosciuta dalla Regione Piemonte (già quando era diretta dal dottor Gabriele Panzarasa) come centro regionale autorizzato (insieme alla Città della salute e della scienza di Torino) all’esecuzione di interventi di stimolazione cerebrale profonda sui pazienti affetti da Parkinson, attraverso l’introduzione di elettrocateteri in centri nervosi selezionati in grado di modulare l’attività di alcuni nuclei cerebrali, controllando o riducendo i sintomi di alcune malattie.
«Questo tipo di interventi – spiega il neurochirurgo Riccardo Fornaro con formazione specifica nell’ambito della neurochirurgia funzionale – è rivolto prevalentemente ai pazienti con diagnosi di disordini del movimenti, come appunto la malattia di Parkinson, il tremore essenziale e la distonia. Nel corso degli anni, la tecnica è stata perfezionata anche grazie ai numerosi avanzamenti tecnologici che rendono attualmente possibile controllare la direzione della stimolazione e predeterminare il volume che viene interessato dal campo elettrico».
La stimolazione cerebrale profonda prevede il lavoro integrato di un neurochirurgo, in collaborazione con la dottoressa Emanuela Crobeddu, di un neurologo (il dottor Luca Magistrelli, responsabile dell’ambulatorio Disordini del movimento della struttura complessa di Neurologia, diretta dal professor Roberto Cantello) e di una neuropsicologa (dottoressa Marta Sacchetti) che affiancano e seguono il paziente in tutto il suo percorso, dalle prime visite, alla sala operatoria e alle dimissioni.
Tali interventi vengono pianificati in seguito a valutazione collegiale di tutte le figure coinvolte e si avvalgono delle ultime tecnologie, recentemente acquisite dall’ospedale, per la centratura stereotassica, garantendo una precisione submillimetrica del posizionamento degli elettrocateteri.