“Mai troppo tardi” per un progetto tra giovani e anziani. Alla Spazio Nòva si può

Il percorso mette in relazione giovani inoccupati e anziani, sempre più numerosi e spesso in una condizione di fragilità

Se ne era parlato appena prima dello scoppio della pandemia, poi era ato tutto sospeso. Ora il progetto “Mai Troppo Tardi” entra nella fase operativa e dallo Spazio Nòva parte la call per radunare il gruppo di lavoro. “Mai troppo tardi”, infatti, è un esperimento di innovazione sociale, realizzato grazie con il contributo del Fondo Innovazione Sociale del Governo Italiano.

Il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere e mettere on relazione due gruppi sociali che vivono una condizione di difficoltà: da una parte i giovani inoccupati e fuori dai percorsi formativi e dall’altra gli anziani, sempre più numerosi e spesso in una
condizione di fragilità e isolamento.

Per capire meglio questo inedito rapporto tra generazioni, il Comune ha immaginato un
percorso fatto di incontri e attività in cui giovani e anziani possano cooperare ed apprendere reciprocamente. Da una parte gli anziani ricevono dai giovani know how riguardo tutto ciò che il digitale offre oggi;
dall’altra, i giovani traggono beneficio dalle esperienze e conoscenze trasmesse loro dagli anziani, al fine di creare prodotti e/o servizi scalabili che risolvano i problemi della terza età.
Il percorso — gratuito — si articola in più fasi, suddivise in moduli teorici e pratici, condotti da docenti, tutor e ospiti che arricchiranno l’esperienza con le loro testimonianze. Durante l’attività i partecipanti collaboreranno divisi in gruppi di lavoro per immaginare prodotti e/o servizi e realizzarne dei prototipi: fino a 3 di questi progetti saranno sostenuti con un contributo economico e parteciperanno ad un ulteriore percorso di accompagnamento alla creazione di
impresa.
“Specialmente nei due anni di emergenza sanitaria – spiega il sindaco Alessandro
Canelli – ci siamo resi conto, nella nostra comunità, così come nel resto del mondo,
dell’importanza, oggi, delle tecnologie che sono in grado di accorciare distanze a volte imposte, come nel caso del Covid, appunto. Ma allo stesso tempo riteniamo necessario più che mai non dimenticare le proprie radici e l’esperienza dei nostri genitori o nonni. Ecco perché ci siamo posti il problema del gap che esiste, attualmente, tra mondo dei giovani e mondo degli anziani, in termini di esigenze e competenze. ‘Mai troppo tardi’ si propone di integrare questi due mondi trovando un
punto di incontro da cui possano trarre beneficio entrambe le generazioni: i giovani da una parte (spesso in difficoltà nella ricerca di un posto di lavoro) gli anziani dall’altra (che purtroppo in molti casi non hanno affinità con le nuove tecnologie)”.

Il direttore generale Roberto Moriondo ringrazia i partner dell’iniziativa “che ha riscosso grande successo arrivando ad ottenere un finanziamento importante che ci
consentirà di realizzare il progetto. I nostri uffici hanno svolto un ottimo lavoro avvalorato ulteriormente dal partenariato con Vision&Value, TOP-IX, La Scuola Open Source, Consorzio sociale Comunità Impresa, Fondazione Comunità del Novarese, un’alleanza particolarmente solida
ed autorevole che oggi ci dà la possibilità di attuare un lungimirante progetto”.

Per aderire a tale progetto si cercano dunque ragazzi e ragazze under 35 che non studiano e non lavorano in modo stabile, residenti nella provincia di Novara, desiderosi di impegnarsi in un processo d’innovazione sociale.

Le iscrizioni sul sito di Nòva (https://bitly.com/) sono aperte fino alle ore 12:00 del 18 gennaio 2023.
La call è aperta a persone e piccoli gruppi informali (in questo caso ogni partecipante si iscrive segnalando nel form il nome del gruppo di appartenenza). Il numero massimo di partecipanti è 40 – verrà effettuata una selezione. Entro il 25 gennaio le/i partecipanti riceveranno una mail con la comunicazione di avvenuta selezione e saranno contattati telefonicamente.

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“Mai troppo tardi” per un progetto tra giovani e anziani. Alla Spazio Nòva si può

Il percorso mette in relazione giovani inoccupati e anziani, sempre più numerosi e spesso in una condizione di fragilità

Se ne era parlato appena prima dello scoppio della pandemia, poi era ato tutto sospeso. Ora il progetto “Mai Troppo Tardi” entra nella fase operativa e dallo Spazio Nòva parte la call per radunare il gruppo di lavoro. “Mai troppo tardi”, infatti, è un esperimento di innovazione sociale, realizzato grazie con il contributo del Fondo Innovazione Sociale del Governo Italiano.

Il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere e mettere on relazione due gruppi sociali che vivono una condizione di difficoltà: da una parte i giovani inoccupati e fuori dai percorsi formativi e dall’altra gli anziani, sempre più numerosi e spesso in una
condizione di fragilità e isolamento.

Per capire meglio questo inedito rapporto tra generazioni, il Comune ha immaginato un
percorso fatto di incontri e attività in cui giovani e anziani possano cooperare ed apprendere reciprocamente. Da una parte gli anziani ricevono dai giovani know how riguardo tutto ciò che il digitale offre oggi;
dall’altra, i giovani traggono beneficio dalle esperienze e conoscenze trasmesse loro dagli anziani, al fine di creare prodotti e/o servizi scalabili che risolvano i problemi della terza età.
Il percorso — gratuito — si articola in più fasi, suddivise in moduli teorici e pratici, condotti da docenti, tutor e ospiti che arricchiranno l’esperienza con le loro testimonianze. Durante l’attività i partecipanti collaboreranno divisi in gruppi di lavoro per immaginare prodotti e/o servizi e realizzarne dei prototipi: fino a 3 di questi progetti saranno sostenuti con un contributo economico e parteciperanno ad un ulteriore percorso di accompagnamento alla creazione di
impresa.
“Specialmente nei due anni di emergenza sanitaria – spiega il sindaco Alessandro
Canelli – ci siamo resi conto, nella nostra comunità, così come nel resto del mondo,
dell’importanza, oggi, delle tecnologie che sono in grado di accorciare distanze a volte imposte, come nel caso del Covid, appunto. Ma allo stesso tempo riteniamo necessario più che mai non dimenticare le proprie radici e l’esperienza dei nostri genitori o nonni. Ecco perché ci siamo posti il problema del gap che esiste, attualmente, tra mondo dei giovani e mondo degli anziani, in termini di esigenze e competenze. ‘Mai troppo tardi’ si propone di integrare questi due mondi trovando un
punto di incontro da cui possano trarre beneficio entrambe le generazioni: i giovani da una parte (spesso in difficoltà nella ricerca di un posto di lavoro) gli anziani dall’altra (che purtroppo in molti casi non hanno affinità con le nuove tecnologie)”.

Il direttore generale Roberto Moriondo ringrazia i partner dell’iniziativa “che ha riscosso grande successo arrivando ad ottenere un finanziamento importante che ci
consentirà di realizzare il progetto. I nostri uffici hanno svolto un ottimo lavoro avvalorato ulteriormente dal partenariato con Vision&Value, TOP-IX, La Scuola Open Source, Consorzio sociale Comunità Impresa, Fondazione Comunità del Novarese, un’alleanza particolarmente solida
ed autorevole che oggi ci dà la possibilità di attuare un lungimirante progetto”.

Per aderire a tale progetto si cercano dunque ragazzi e ragazze under 35 che non studiano e non lavorano in modo stabile, residenti nella provincia di Novara, desiderosi di impegnarsi in un processo d’innovazione sociale.

Le iscrizioni sul sito di Nòva (https://bitly.com/) sono aperte fino alle ore 12:00 del 18 gennaio 2023.
La call è aperta a persone e piccoli gruppi informali (in questo caso ogni partecipante si iscrive segnalando nel form il nome del gruppo di appartenenza). Il numero massimo di partecipanti è 40 – verrà effettuata una selezione. Entro il 25 gennaio le/i partecipanti riceveranno una mail con la comunicazione di avvenuta selezione e saranno contattati telefonicamente.

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