Inquinamento atmosferico e acustico ridotti in modo notevole. Anzi si sono quasi azzerati. E’ una delle conseguenze dovute all’emergenza Coronavirus: di fatto su Malpensa si spostano pochissimi aerei e, sotto questo punto di vista, un beneficio c’è. Beneficio di cui «si dovrà tenere conto quando si tornerà alla normalità», commenta Ferruccio Gallanti presidente del Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto.
«I dati di Arpa comunicano questo beneficio in termini di inquinamento e siamo in contatto diretto con l’Ente per far sì che possano essere realizzate altre analisi, – continua – ossia la valutazione dell’incidenza di inquinamento degli aerei rispetto alle altre componenti, per capire se ci può essere una discriminante».
La sensazione attuale è proprio quella di respirare aria buona ed è la natura a dirlo. Le analisi arrivano da quattro centraline che misurano i passaggi sul Novarese, due a Varallo Pombia sulla rotta 280 (Varallo Pombia-Pombia); uno a Castelletto Ticino sulla rotta 320 e in frazione Cascinetta Varallo sulla rotta 310. Nel 2019 sulla rotta 280 si sono registrati 56 voli, nel 2020, nella prima metà il 40% in meno e nelle ultime due settimane il 90% in meno; sulla 320 59 poi 28 e poi 8; infine sulla rotta 310 erano 24 e sono diventati prima 13, poi 5.
Ma soprattutto, la richiesta del Comitato, quella che si protrae da diverso tempo, e che ancora sembra non aver trovato accoglimento è: far rientrare i comuni e gli enti territoriali piemontesi nella Commissione aeroportuale. «La Provincia di Novara si è rivolta anche al Ministero di trasporti e ambiente ottenendo pronunce favorevoli alla nostra riammissione, ora che si pensa a una futura ripartenza bisogna considerare anche questo aspetto. Malpensa non è in Piemonte, certo, ma dista meno di 2200 metri dal fiume Ticino e soprattutto, se volessimo analizzare dei dati, in Piemonte abbiamo il 55% dei decolli, in Lombardia il 45%. E i cieli su cui volano gli aerei sono anche e soprattutto piemontesi. Varallo Pombia è l’unico comune piemontese con due rotte in decollo. È assurdo continuare a subire».
Secondo il Comitato il futuro dovrà essere formulato pensando all’ambiente e alla salute dei cittadini, facendo tesoro anche dell’esperienza attuale: «L’ambiente è fondamentale, ci stiamo rendendo conto di come il profitto senza limite non può più reggere. Sea ed Enac, – aggiunge l’avvocato Gallanti – dovranno stabilire un limite massimo, che sia tassativo, di movimenti; deve essere l’aeroporto ad integrarsi con l’ambiente, non l’ambiente ad adattarsi».
E conclude: «Al momento i presupposti sono contrastanti in Piemonte e in Lombardia. Se da una lato Arpa Piemonte alla richiesta Campagna di Monitoraggio intensivo sulla qualità dell’aria e del rumore, ha aderito, Arpa Lombardia non ha manifestato la stessa disponibilità. Anzi in una nota inviata ad alcuni comitati lombardi ha replicato sostenendo l’inutilità, in questo periodo, di condurre una campagna di rilevamento della qualità dell’aria. Perché? Per quale imperscrutabile ragione non è fondamentale registrare l’impatto acustico e ambientale nell’epoca del Covid19?».