Il medesimo problema ma due soluzioni differenti e anche discordanti. Sono quasi due mesi ormai che a Marano Ticino e a Mezzomerico manca il medico di famiglia, dopo il pensionamento del dottor Caviggioli e le dimissioni improvvise della dottoressa Gravellone. I due primi cittadini, rispettivamente Franco Merli di Marano e Pietro Mattachini di Mezzomerico, si sono detti da subito preoccupati, dal momento che il medico di famiglia è una persona che conosce bene i pazienti e fra i quali si instaura un rapporto di fiducia.
Al momento ci sono medici che si alternano nei vari giorni per essere a disposizione delle 1.500 persone rimaste senza dottore, ma è una situazione momentanea e rimane di emergenza. Alcuni giorni fa il sindaco di Marano si è rivoto direttamente alla Sanità della regione Piemonte chiedendo che possano essere innalzati i massimali dei medici del territorio (al momento tutti in affanno) così da poter coprire questo disagio. «Non sapevamo niente di questa lettera, – spiega Mattachini – il contenuto non ci trova d’accordo. I medici del territorio sono in affanno, hanno diversi pazienti e sono ancora impegnati in prima linea con la pandemia; è impensabile che loro possano chiudere l’ambulatorio per esempio a Oleggio per venire a Mezzomerico. Di contro se le persone dovessero spostarsi vorrebbe dire chiudere l’ambulatorio del nostro paese e non vogliamo che ciò avvenga».
Ecco il motivo dell’appello: «Chiedo ai cittadini e alle associazioni di rimanere uniti, perché solo così potremo far valere le nostre richieste, se dovessimo sfaldarci sarebbe un grande problema. Ci sono persone anziane che hanno bisogno del medico, avrebbero bisogno dei mezzi: come è possibile gestire un servizio navette se ci si affida a medici diversi? E’ una soluzione che non condividiamo». Il primo cittadino di Mezzomerico è ottimista: «Potrebbe esserci una dottoressa disposta a prendere servizio da settembre, quello che chiedo è di portare pazienza ancora qualche giorno in attesa degli sviluppi».