Museo Antonelliano aperto: così si scoprono i tesori novaresi

Ha aperto nel pomeriggio di oggi, vigilia di San Gaudenzio nella Saletta “Moroni” del complesso basilicale, il Museo Antonelliano. L’iniziativa, fortemente voluta dal nuovo consiglio della Fabbrica Lapidea in collaborazione con il Liceo Scientifico del convitto Nazionale “Carlo Alberto” e grazie a un contributo della Fondazione Comunità del Novarese, propone al pubblico una prima serie di reperti, documentati e catalogati, risalenti all’originario cantiere utilizzato dall’architetto che progettò e realizzò insieme ai suoi collaboratori la celebre Cupola nella seconda metà del XIX secolo.

 

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Coordinati dalla professoressa Sonia Martelli, insegnante del Carlo Alberto e lei stessa componente del Consiglio della Fabbrica di San Gaudenzio, ha preso servizio un primo nucleo dei complessivi 23 studenti (tutti delle classi Terze A e B, ad indirizzo ordinario la prima, con specializzazione legata alle scienze applicate la seconda), che oltre ad aver collaborato nell’allestimento dello spazio fungeranno in questi giorni della Patronale da accoglienza ai turisti e ai pellegrini in Basilica, accompagnandoli poi in una visita guidata al Museo.

Tutti si sono detti soddisfatti di questa loro prima esperienza, molto utile tra l’altro per conoscere (e far conoscere) il nostro territorio, i suoi tesori nascosti, maturando tra l’altro un percorso formativo che potrebbe rivelarsi utile in futuro. Il Museo sarà visitabile sino al giorno 29 gennaio, dalle 14.30 alle 18.30. L’ingresso è libero dal transetto di destra della Basilica.

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Museo Antonelliano aperto: così si scoprono i tesori novaresi

Ha aperto nel pomeriggio di oggi, vigilia di San Gaudenzio nella Saletta “Moroni” del complesso basilicale, il Museo Antonelliano. L’iniziativa, fortemente voluta dal nuovo consiglio della Fabbrica Lapidea in collaborazione con il Liceo Scientifico del convitto Nazionale “Carlo Alberto” e grazie a un contributo della Fondazione Comunità del Novarese, propone al pubblico una prima serie di reperti, documentati e catalogati, risalenti all’originario cantiere utilizzato dall’architetto che progettò e realizzò insieme ai suoi collaboratori la celebre Cupola nella seconda metà del XIX secolo.

 

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Tutti si sono detti soddisfatti di questa loro prima esperienza, molto utile tra l’altro per conoscere (e far conoscere) il nostro territorio, i suoi tesori nascosti, maturando tra l’altro un percorso formativo che potrebbe rivelarsi utile in futuro. Il Museo sarà visitabile sino al giorno 29 gennaio, dalle 14.30 alle 18.30. L’ingresso è libero dal transetto di destra della Basilica.

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