Volge al termine il progetto “Musica in aiuto” promosso da Dedalo Società Cooperativa Musicale e sostenuto da Fondazione Comunità Novarese onlus.
Il progetto originario “Musica in aiuto”, sostenuto da Fondazione Comunità Novarese con un contributo di 20.000 euro, si è dovuto adattare alle esigenze imposte dalla pandemia. In accordo con le linee guida condivise dalle maggiori scuole di musicoterapia nazionali l’accompagnamento di bambini e ragazzi è stato in parte realizzato (nei momenti più duri del lockdown) a distanza e l’attuazione di protocolli di sanificazione specifici, opportunamente inseriti nel piano di sicurezza, ha consentito di riprendere, già nel giugno 2020, le terapie in presenza per tutti i pazienti fragili.
«Molte ricerche relative alla pandemia – ha commentato il referente di progetto per Dedalo, Raffaele Molinari – sottolineano come la pandemia farà sentire i suoi effetti a livello psico-socio-relazionale ancora a lungo. E’ stato fondamentale garantire uno spazio di accoglienza, un tempo di condivisione e una relazione per supportare chi vive un momento di disagio psicoemotivo e relazionale in questo periodo che è sì di crisi, ma che può diventare tempo di trasformazione. Grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese, si è potuto fronteggiare il momento di crisi testimoniato dalle numerose segnalazioni di difficoltà che arrivavano dalle famiglie. Sono stati assegnate borse di studio e si sono rafforzati i legami con associazioni che, sul territorio, si occupano di disabilità e di età evolutiva».
«L’obiettivo di Dedalo, al momento della presentazione del progetto, – ha spiegato il presidente di Fondazione Comunità Novarese onlus, Prof. Davide Maggi – era quello di creare uno spazio accogliente per genitori e figli diversamente abili o con difficoltà comportamentali da condividere con il supporto di persone dedicate e adeguatamente preparate. Poi, la pandemia ha colto tutti di sorpresa; la solitudine e l’isolamento, spesso già presenti nella vita quotidiana di persone con fragilità, si sono tramutati in una vera e propria piaga. Il progetto “Musica in aiuto” ha saputo, saggiamente, rimodularsi secondo le nuove esigenze dettate dalla pandemia e gli esperti hanno potuto toccare con mano i risultati positivi delle azioni introdotte. Per questo motivo non possiamo che essere soddisfatti dei risultati e della capacità di riprogrammazione della Cooperativa Musicale Dedalo, che si conferma un ente competente e capace ad andare incontro alle esigenze dei suoi iscritti».