“Novara corre in rosa”, una macchia colorata nel centro storico della città

Successo per la manifestazione di oggi pomeriggio organizzata con lo scopo di raccogliere fondi per la onlus Liberazione e speranza. Oltre a sensibilizzare il tema della violenza di genere a tre giorni dall'8 marzo è stato dedicato un pensiero anche alla situazione della popolazione ucraina

Una macchia colorata nel centro storico della città. Anzi tre. “Novara corre in rosa”, la manifestazione podistica non competitiva tenutasi nel pomeriggio di oggi – sabato 5 marzo – per offrire un concreto contributo a un’associazione come Liberazione e speranza, da sempre in prima fila nell’aiutare le donne vittime di violenza, accanto al colore predominante rosa delle magliette indossate dai partecipanti si sono affiancati, in piccolo, altri due. Il giallo e l’azzurro della bandiera ucraina, riprodotti su tanti piccoli vessilli che i partecipanti (circa quattrocento) hanno sventolato in gran parte lungo tutto il percorso del centro storico cittadino. Un modo simpatico per testimoniare in maniera concreta gli sforzi che la onlus presieduta da Elia Impaloni (alla quale è stato devoluto l’intero incasso della manifestazione) compie quotidianamente per offrire un aiuto a tante donne vittime di violenza a tre giorni dall’8 marzo, ma al tempo stesso mostrare una vicinanza alla popolazione dell’Ucraina in momento particolarmente difficile.


Tanti i partecipanti all’iniziativa organizzata dall’associazione Nonnoboi, con in prima fila diversi amministratori locali di ogni schieramento politico; e poi la delegata provinciale del Coni Rosalba Fecchio e la stessa Elia Impaloni, che ha ringraziato «gli organizzatori e la città, che ha risposto in maniera così numerosa ed entusiasta. Come ho detto in sede di presentazione ci siamo un po’ sentite abbracciate da tutti». Come è stato ricordato anche dagli da Rosalba Fecchio e dagli assessori Giulia Negri e Ivan De Grandis, «oggi era importante esserci. Non bisogna pensare solo alle cose brutte, muovendoci anche con un po’ di colore qualcosa cambierà».


Mai come in questa circostanza si può davvero dire che tutti hanno vinto, anche se per la cronaca ricordiamo i nomi dei due primi podisti giunti al traguardo, Enea Cassani fra gli uomini e Silvia Signini fra le donne, alla quale è stato comunque tributato il titolo di vincitrice assoluta.

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Successo per la manifestazione di oggi pomeriggio organizzata con lo scopo di raccogliere fondi per la onlus Liberazione e speranza. Oltre a sensibilizzare il tema della violenza di genere a tre giorni dall’8 marzo è stato dedicato un pensiero anche alla situazione della popolazione ucraina

Una macchia colorata nel centro storico della città. Anzi tre. “Novara corre in rosa”, la manifestazione podistica non competitiva tenutasi nel pomeriggio di oggi – sabato 5 marzo – per offrire un concreto contributo a un'associazione come Liberazione e speranza, da sempre in prima fila nell'aiutare le donne vittime di violenza, accanto al colore predominante rosa delle magliette indossate dai partecipanti si sono affiancati, in piccolo, altri due. Il giallo e l'azzurro della bandiera ucraina, riprodotti su tanti piccoli vessilli che i partecipanti (circa quattrocento) hanno sventolato in gran parte lungo tutto il percorso del centro storico cittadino. Un modo simpatico per testimoniare in maniera concreta gli sforzi che la onlus presieduta da Elia Impaloni (alla quale è stato devoluto l'intero incasso della manifestazione) compie quotidianamente per offrire un aiuto a tante donne vittime di violenza a tre giorni dall'8 marzo, ma al tempo stesso mostrare una vicinanza alla popolazione dell'Ucraina in momento particolarmente difficile.


Tanti i partecipanti all'iniziativa organizzata dall'associazione Nonnoboi, con in prima fila diversi amministratori locali di ogni schieramento politico; e poi la delegata provinciale del Coni Rosalba Fecchio e la stessa Elia Impaloni, che ha ringraziato «gli organizzatori e la città, che ha risposto in maniera così numerosa ed entusiasta. Come ho detto in sede di presentazione ci siamo un po' sentite abbracciate da tutti». Come è stato ricordato anche dagli da Rosalba Fecchio e dagli assessori Giulia Negri e Ivan De Grandis, «oggi era importante esserci. Non bisogna pensare solo alle cose brutte, muovendoci anche con un po' di colore qualcosa cambierà».


Mai come in questa circostanza si può davvero dire che tutti hanno vinto, anche se per la cronaca ricordiamo i nomi dei due primi podisti giunti al traguardo, Enea Cassani fra gli uomini e Silvia Signini fra le donne, alla quale è stato comunque tributato il titolo di vincitrice assoluta.

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