«Per le donne, la vita, la libertà». La protesta delle donne iraniane, che hanno iniziato a tagliarsi i capelli e a bruciare gli hijab nelle strade per far sentire la propria voce dopo la morte in carcere a Teheran di Mahsa Amini, arrestata dalla polizia religiosa per non aver indossato correttamente il velo, sta facendo il giro delle piazze di tutto il mondo.
Ieri, 14 ottobre, ha fatto tappa anche in piazza Matteotti dove circa 150 persone hanno partecipato al sit-in tagliandosi una ciocca di capelli per dare sostegno alle donne che in Iran lottano per conquistare quei diritti che in tante altre parti del mondo vengono ormai dati per scontati.
Dopo la testimonianza di Soni Azam, profuga iraniana a Torino, balli tradizionali e la lettura di alcuni scritti di giornaliste iraniane, le ciocche sono state legate con un filo rosso e verranno spedite all’ambasciata italiana a Teheran.