Novara, studenti di nuovo in protesta: nasce il collettivo studentesco della città

La manifestazione a carattere regionale dello scorso venerdì 11 febbraio (leggi qui) ha fatto sì che gli studenti di Novara si trovassero di nuovo per discutere insieme e per far nascere il “collettivo studentesco Novara”.

E il collettivo sarà presente domattina, venerdì 18 febbraio, in piazza Garibaldi a partire dalle 9 per la mobilitazione a carattere nazionale. «Ci siamo trovati lo scorso sabato sera per continuare a discutere insieme dopo la mattinata di venerdì, – spiega Francesca, studentessa del liceo musicale Casorati e parte del collettivo – i temi riguardano tutti noi studenti, dalla sicurezza nelle scuole, all’alternanza scuola-lavoro, alla repressione della maturità».

In questi giorni sta avvenendo anche la distribuzione di volantini che riportano titoli cubitali con “No alla scuola dei padroni”. «Alcuni concetti riportati sono un po’ descritti in modo iperbolico che non condividiamo, – dice Francesca – domani in piazza discuteremo tutti insieme». Obiettivo del collettivo è quello di diventare un riferimento per gli studenti della città: «Man mano decideremo come muoverci, la credibilità la si costruisce nel tempo, la manifestazione di domani non sarà un fenomeno isolato, ma la prima occasione per costruire qualcosa insieme facendoci sentire».

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Novara, studenti di nuovo in protesta: nasce il collettivo studentesco della città

La manifestazione a carattere regionale dello scorso venerdì 11 febbraio (leggi qui) ha fatto sì che gli studenti di Novara si trovassero di nuovo per discutere insieme e per far nascere il “collettivo studentesco Novara”.

E il collettivo sarà presente domattina, venerdì 18 febbraio, in piazza Garibaldi a partire dalle 9 per la mobilitazione a carattere nazionale. «Ci siamo trovati lo scorso sabato sera per continuare a discutere insieme dopo la mattinata di venerdì, – spiega Francesca, studentessa del liceo musicale Casorati e parte del collettivo – i temi riguardano tutti noi studenti, dalla sicurezza nelle scuole, all’alternanza scuola-lavoro, alla repressione della maturità».

In questi giorni sta avvenendo anche la distribuzione di volantini che riportano titoli cubitali con “No alla scuola dei padroni”. «Alcuni concetti riportati sono un po’ descritti in modo iperbolico che non condividiamo, – dice Francesca – domani in piazza discuteremo tutti insieme». Obiettivo del collettivo è quello di diventare un riferimento per gli studenti della città: «Man mano decideremo come muoverci, la credibilità la si costruisce nel tempo, la manifestazione di domani non sarà un fenomeno isolato, ma la prima occasione per costruire qualcosa insieme facendoci sentire».

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