«Il fosso in questione è quello denominato Rimulè, lungo via Sant’Eusebio e, a oggi, versa in condizioni pietose», esordisce così il consigliere comunale di Uniti per Oleggio, Massimiliano Ferrari.
«Consideriamo il fatto che per tombinare il tratto sono stati spesi ben 100 mila euro nel 2017. L’intervento non si è affatto rivelato risolutivo sotto nessun aspetto, visto che, in occasione di fenomeni atmosferici intensi i terreni e le abitazioni circostanti sono state nuovamente allagate. Ci domandiamo come sia possibile che, quella zona, versi in condizioni così pietose e di degrado. Pietose è a dir poco visto che si tratta di una vera e propria fogna a cielo aperto: ci sono assorbenti, topi e liquami maleodoranti a ridosso di abitazioni e questo non va bene. Inoltre – ha continuato il consigliere – da alcuni mesi sono state apposte due transenne in plastica – a breve distanza l’una dall’altra – con appesi cartelli di divieti su carta intestata del comune di Oleggio dalle fattezze piuttosto caserecce, oltre che di dubbia legittimità sotto il profilo formale. Penso sia necessario ricevere risposte dall’amministrazione circa questa situazione piuttosto sgradevole e pericolosa per i cittadini oleggesi».