Operatori positivi all’Opera Pia Curti. La Cisl: «a rischio il servizio»

«Abbiamo già manifestato la nostra preoccupazione alla società che gestisce la Rsa Opera Pia Curti di Borgomanero perché dai tamponi risulterebbero molti operatori sanitari positivi al Covid; in particolare – dice Mattia Rago della Fisascat Cisl – ad oggi, sono 7 coloro che risultano contagiati ma asintomatici. Per gli altri occorrerà attendere l’esito del tampone».  «A nostro avviso potrebbe nascere il problema della continuità del servizio poiché, visto che quel personale deve essere posto in quarantena, la rimanente parte vede un aumento del carico di lavoro. Ci sembra chiaro ed evidente che ciò ha ripercussioni sugli ospiti; con una riduzione di personale si rischia di non garantire la continuità del servizio».

 

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A margine, ma non troppo, sui 51 ospiti della casa di riposo, 22 sono risultati positivi al tampone.

Una situazione, aggiunge Rago in riferimento agli operatori, che non è solo della casa di riposo di Borgomanero «ma crediamo sarà un problema che riguarderà tutte le Rsa. Da quanto ci viene riferito ad oggi su Novara e Ovest Ticino non sono stati fatti i tamponi».

E proprio perché il personale risultato contagiato è asintomatico «ribadiamo l’importanza di fare i tamponi a tutti i lavoratori che in questo momento stanno svolgendo la propria attività  lavorativa a contatto con terze persone».

«Noi – conclude – continueremo a mantenere alta l’attenzione e a rinnovare l’invito alle istituzioni per effettuare i tamponi in modo più celere. Ricordiamo che tutti i lavoratori hanno il diritto di veder garantita la tutela della loro salute e, in questo caso, occorre garantire anche la giusta tutela della salute delle persone più anziane nelle Rsa».

 

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Operatori positivi all’Opera Pia Curti. La Cisl: «a rischio il servizio»

«Abbiamo già manifestato la nostra preoccupazione alla società che gestisce la Rsa Opera Pia Curti di Borgomanero perché dai tamponi risulterebbero molti operatori sanitari positivi al Covid; in particolare – dice Mattia Rago della Fisascat Cisl – ad oggi, sono 7 coloro che risultano contagiati ma asintomatici. Per gli altri occorrerà attendere l’esito del tampone».  «A nostro avviso potrebbe nascere il problema della continuità del servizio poiché, visto che quel personale deve essere posto in quarantena, la rimanente parte vede un aumento del carico di lavoro. Ci sembra chiaro ed evidente che ciò ha ripercussioni sugli ospiti; con una riduzione di personale si rischia di non garantire la continuità del servizio».

 

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Una situazione, aggiunge Rago in riferimento agli operatori, che non è solo della casa di riposo di Borgomanero «ma crediamo sarà un problema che riguarderà tutte le Rsa. Da quanto ci viene riferito ad oggi su Novara e Ovest Ticino non sono stati fatti i tamponi».

E proprio perché il personale risultato contagiato è asintomatico «ribadiamo l’importanza di fare i tamponi a tutti i lavoratori che in questo momento stanno svolgendo la propria attività  lavorativa a contatto con terze persone».

«Noi – conclude – continueremo a mantenere alta l’attenzione e a rinnovare l’invito alle istituzioni per effettuare i tamponi in modo più celere. Ricordiamo che tutti i lavoratori hanno il diritto di veder garantita la tutela della loro salute e, in questo caso, occorre garantire anche la giusta tutela della salute delle persone più anziane nelle Rsa».

 

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