Si allungano i tempi per la riapertura del “passante” ferroviario di Milano. La linea sotterranea, chiusa al traffico da sabato scorso dopo l’accertamento di un’anomalia a una rotaia fra le stazioni Dateo e Porta Vittoria (cosa che aveva cominciato a provocare un’eccessiva e “anomala” usura alle ruote dei convogli), l’incontro avvenuto nella giornata di martedì fra Trenord e Rfi per cercare di dipanare la matassa non ha prodotto risultati. Anzi, a muoversi è stata invece la Procura del capoluogo lombardo, che ha disposto il sequestro dei binari interessati e avviato indagini: l’ipotesi sarebbe addirittura quella dell’esistenza di un “pericolo di disastro ferroviario”.
Trenord, che era già stata costretta a cancellare diverse corse proprio perché venutasi a trovare senza sufficiente materiale circolante (oltre una trentina erano stati infatti i treni “ricoverati” per la sistemazione delle ruote usurate), da sabato ha ordinato lo stop alla circolazione lungo il “passante”. Una situazione che in questi giorni sta provocando numerosi disagi ai pendolari, anche da Novara, che quotidianamente si servono della S6 per raggiungere Milano. Oltre trecento sono le corse soppresse ogni giorno, due terzi delle quali totalmente. Per quanto riguarda la citata S6 (la linea Novara – Pioltello – Treviglio), sempre Trenord ha comunicato che attualmente circola un treno ogni 60′ per direzione, ma limitato alla tratta Novara – Milano Porta Garibaldi Superficie. La partenza da Novara avviene al minuto .18, con arrivo al minuto .10; dalla seconda stazione milnese, invece, si può partire al minuto .54, con arrivo a Novara al minuto .42.