Peste suina: l’Asl di Novara risponde ai tanti dubbi

Pianificato un incontro il 14 febbraio a Cameri presso la Sala Riunioni Cascina Picchetta

I Servizi Assistenza Veterinaria dell’Asl Novara e l’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del lago Maggio, in collaborazione con la Provincia di Novara, Ente Parchi, Associazioni di categoria e operatori del settore hanno organizzato lunedì 14 febbraio, nella sala riunioni Cascina Picchetta di Cameri l’incontro-dibattito dal titolo “Peste suina africana in Piemonte. Che fare?”

«L’attenzione posta sulla diffusione della Peste Suina Africana – PSA, a seguito del primo focolaio rilevato in Italia in provincia di Alessandria, merita indubbiamente una riflessione, oltre che l’impegno per il contenimento e l’eradicazione della malattia. Non è infatti il grave danno arrecato alla filiera suina nazionale, tutta coinvolta (a partire dalle aziende piemontesi che già hanno gravi difficoltà) a causa dei blocchi imposti sui loro prodotti, ma l’elevata resistenza del virus nell’ambiente e con essa la sua capacità di diffusione – ha affermato Franco Tinelli (in foto), direttore Dipartimento di Prevenzione e Direttore del Servizio Igiene e Assistenza Veterinaria Area A (area sanità animale) Non bisogna dimenticare che in periodo pandemico, causato da un virus ad alta variabilità quale quello attuale, l’attenzione della sanità pubblica in ambito veterinario è sempre stata mantenuta a livelli elevati, oltre che per la diffusione di ceppi altamente patogeni del virus della Influenza Aviare ( altro virus ad alta variabilità), anche per la PSA.

Si tratta di un virus che può resistere a lungo e causare nel suino una malattia grave; i sintomi sono quelli pestosi con febbre elevata, sintomi nervosi e gastrointestinali oltre alle classiche macchie emorragiche sulla pelle e progressivi gradi di mortalità elevata. Un’attività di profilassi per il contenimento e l’eliminazione radicale del virus e della malattia sono fondamentali e in questo ambito l’azione concordata e programmata di tutti gli operatori del territorio che possa finalizzare questo tipo di profilassi il più rapidamente possibile è di grande importanza».

«L’Asl– Novara ha il compito di tutelare la salute della popolazione, anche quando le patologie animali non sono trasmissibili all’uomo, attraverso i servizi di prevenzione, di diagnosi e cura- ha dichiarato il direttore Generale dell’ASL, Angelo Penna –  Le azioni di prevenzione, anche quelle di sanità pubblica veterinaria, sono mirate anche alla salvaguardia dello sviluppo sociale, economico e del benessere; nella lotta alle malattie infettive  anche la compartecipazione degli Enti, Associazioni e operatori coinvolti è in grado di aprire nuove prospettive e modalità di comprensione».

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Pianificato un incontro il 14 febbraio a Cameri presso la Sala Riunioni Cascina Picchetta

I Servizi Assistenza Veterinaria dell’Asl Novara e l’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del lago Maggio, in collaborazione con la Provincia di Novara, Ente Parchi, Associazioni di categoria e operatori del settore hanno organizzato lunedì 14 febbraio, nella sala riunioni Cascina Picchetta di Cameri l’incontro-dibattito dal titolo “Peste suina africana in Piemonte. Che fare?”

«L'attenzione posta sulla diffusione della Peste Suina Africana - PSA, a seguito del primo focolaio rilevato in Italia in provincia di Alessandria, merita indubbiamente una riflessione, oltre che l'impegno per il contenimento e l’eradicazione della malattia. Non è infatti il grave danno arrecato alla filiera suina nazionale, tutta coinvolta (a partire dalle aziende piemontesi che già hanno gravi difficoltà) a causa dei blocchi imposti sui loro prodotti, ma l’elevata resistenza del virus nell’ambiente e con essa la sua capacità di diffusione – ha affermato Franco Tinelli (in foto), direttore Dipartimento di Prevenzione e Direttore del Servizio Igiene e Assistenza Veterinaria Area A (area sanità animale) Non bisogna dimenticare che in periodo pandemico, causato da un virus ad alta variabilità quale quello attuale, l'attenzione della sanità pubblica in ambito veterinario è sempre stata mantenuta a livelli elevati, oltre che per la diffusione di ceppi altamente patogeni del virus della Influenza Aviare ( altro virus ad alta variabilità), anche per la PSA.

Si tratta di un virus che può resistere a lungo e causare nel suino una malattia grave; i sintomi sono quelli pestosi con febbre elevata, sintomi nervosi e gastrointestinali oltre alle classiche macchie emorragiche sulla pelle e progressivi gradi di mortalità elevata. Un’attività di profilassi per il contenimento e l’eliminazione radicale del virus e della malattia sono fondamentali e in questo ambito l’azione concordata e programmata di tutti gli operatori del territorio che possa finalizzare questo tipo di profilassi il più rapidamente possibile è di grande importanza».

«L’Asl– Novara ha il compito di tutelare la salute della popolazione, anche quando le patologie animali non sono trasmissibili all’uomo, attraverso i servizi di prevenzione, di diagnosi e cura- ha dichiarato il direttore Generale dell’ASL, Angelo Penna –  Le azioni di prevenzione, anche quelle di sanità pubblica veterinaria, sono mirate anche alla salvaguardia dello sviluppo sociale, economico e del benessere; nella lotta alle malattie infettive  anche la compartecipazione degli Enti, Associazioni e operatori coinvolti è in grado di aprire nuove prospettive e modalità di comprensione».

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