Dopo l’inverno 2021-2022 che è stato uno dei più caldi e secchi degli ultimi 65 anni in Piemonte, anche la primavera 2022 si posiziona tra le prime 6 più avare di precipitazioni, stagione che è culminata con un mese di maggio tra i più caldi degli ultimi 6 decenni, alla pari con quello da record del 2009, con una anomalia di oltre 2°C rispetto alla norma 1991-2020.
Un semestre nero per il clima piemontese soprattutto in termini di precipitazioni visto che da dicembre 2021 sono caduti mediamente alla testata del bacino del Po 181 mm di pioggia contro una norma di 433 mm, che rappresenta un deficit complessivo pari al 58%, con punte di oltre il 70% sulle zone pianeggianti del torinese e del novarese. Si tratta del 3° semestre più asciutto degli ultimi 65 anni dopo il periodo ottobre 1999-marzo 2000 e quello luglio 2001–gennaio 2002.