Piemonte in zona gialla, cosa cambia fino al 16 gennaio

Piemonte in zona gialla, cosa cambia fino al 15 gennaio. Come ha annunciato venerdì il presidente della Regione Alberto Cirio, da oggi lunedì 11 gennaio «il Piemonte resta in zona gialla almeno fino a sabato 16» quando è in programma un vertice tra il premier Conte i governatori delle Regioni per analizzare i dati dell’andamento epidemiologico e stabilire le chiusure dei periodi successivi.

Intanto, in questa settimana, non è consentito spostarsi tra regioni anche gialle, ma solo nella propria, dalle 5 alle 22 quando scatta il coprifuoco.

Bar e ristoranti sono aperti dalle 5 alle 18 e l’asporto sarà consentito fino alle 22 mentre non ci sarà alcuna limitazione per le consegne a domicilio. Il consumo al tavolo è consentito per quattro persone al massimo, a meno che non si tratti di conviventi. Sì alla ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive, ma limitatamente ai propri clienti.

 

 

I negozi al dettaglio possono restare aperti fino alle 21. Aperti anche parrucchieri, centri estetici, mercati anche extra alimentari e centri sportivi. I centri commerciali  gli outlet, invece, sono  aperti solo nei giorni feriali, chiusi il sabato e la domenica, con l’eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.

Non c’è speranza invece per musei, mostre, teatri, cinema, piscine e palestre che devono restare chiusti come sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Piemonte in zona gialla, cosa cambia fino al 16 gennaio

Piemonte in zona gialla, cosa cambia fino al 15 gennaio. Come ha annunciato venerdì il presidente della Regione Alberto Cirio, da oggi lunedì 11 gennaio «il Piemonte resta in zona gialla almeno fino a sabato 16» quando è in programma un vertice tra il premier Conte i governatori delle Regioni per analizzare i dati dell’andamento epidemiologico e stabilire le chiusure dei periodi successivi.

Intanto, in questa settimana, non è consentito spostarsi tra regioni anche gialle, ma solo nella propria, dalle 5 alle 22 quando scatta il coprifuoco.

Bar e ristoranti sono aperti dalle 5 alle 18 e l’asporto sarà consentito fino alle 22 mentre non ci sarà alcuna limitazione per le consegne a domicilio. Il consumo al tavolo è consentito per quattro persone al massimo, a meno che non si tratti di conviventi. Sì alla ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive, ma limitatamente ai propri clienti.

 

 

I negozi al dettaglio possono restare aperti fino alle 21. Aperti anche parrucchieri, centri estetici, mercati anche extra alimentari e centri sportivi. I centri commerciali  gli outlet, invece, sono  aperti solo nei giorni feriali, chiusi il sabato e la domenica, con l’eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.

Non c’è speranza invece per musei, mostre, teatri, cinema, piscine e palestre che devono restare chiusti come sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

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