Questa mattina l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa (in foto) ha accolto le istanze presentate da Cia, Coldiretti, Confagricoltura di Novara e Vercelli sui danni alle colture, causati da un aumento della diffusione in questi mesi estivi del parassita Popillia japonica.
«A seguito del tavolo verde regionale che l’Assessorato all’Agricoltura della Regione ha convocato il 15 luglio sull’attuale gravità della presenza di Popillia japonica, oltre alla problematica della flavescenza dorata della vite, si è ritenuto opportuno incontrare le realtà territoriali che stanno subendo in particolare la gravità della presenza del coleottero, un’emergenza che sta mettendo a rischio parte del comparto agricolo piemontese. – ha precisato l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa – Nel confronto di oggi sono emerse ipotesi di interventi anche innovativi e comunque una volontà di maggiore collaborazione che sarà concretizzata nel tavolo tecnico regionale già a suo tempo predisposto».
Tra le azioni di contrasto alla diffusione di Popillia japonica, il coleottero giapponese che colpisce le colture, dalla vite alle piante da frutto, nel mese di maggio il Settore regionale Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici in collaborazione con Ipla ha avviato il piano di controllo annuale come già avvenuto nel 2021. Sempre per il contrasto alla Popillia japonica l’Assessorato regionale all’Agricoltura ha aperto il bando del Programma di sviluppo rurale sulla misura 5.1.1 “Prevenzione dei danni da calamità naturale di tipo biotico” che ha una dotazione finanziaria complessiva di 813 mila euro. Il bando, che scade il 2 settembre, è a sostegno degli agricoltori, con priorità ai vivaisti, destinando fino all’80% dei contributi richiesti.
Nell’incontro è stato affrontato anche il tema della siccità e le implicazioni sulle coltivazioni del novarese e vercellese, riso e mais, con riferimenti ai recenti tavoli di confronto regionali effettuati nei giorni scorsi e durante i quali le associazioni presenti hanno ribadito le proprie istanze e un’attenzione da parte della Regione alla futura programmazione del programma di sviluppo rurale sul tema della gestione dell’irriguo.