Premiati dalla Polizia di Stato gli alunni vincitori del progetto-concorso “PretenDiamo legalità”

Quarta edizione dell'iniziativa bandita dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno d'intesa con quello dell'Istruzione. Il questore Lavezzaro: «Dalle piccole cose possono dipendere le scelte di una vita»

Mattinata di riconoscimenti, oggi – martedì 8 giugno – nel cortile della Questura, per le scuole novaresi che hanno partecipato nell’anno scolastico 2020-’21alla quarte edizione del progetto-concorso “PretenDiamo legalità”, bandito dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Viminale d’intesa con il Ministero dell’Istruzione.

Per quanto riguarda l’iniziativa della Questura novarese, diretta agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, hanno preso parte rispettivamente quattro istituti comprensivi, cinque scuole, nove classi con 180 alunni e 20 docenti; nove istituti, dieci scuole, 75 classi, circa millecinquecento alunni con 150 docenti; quattro istituti, 35 classi con 700 studenti guidata da 70 docenti.

Come previsto dal calendario, nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, gli incontri di carattere formativo svolti da parte del personale della Polizia di Stato hanno riguardato principalmente la legalità, ma anche l’amicizia, la solidarietà, il rispetto delle diversità, finalizzate al contrasto del bullismo e delle discriminazioni. Un “carico” di lavoro in linea con l’età dei partecipanti, sino a giungere – per i più grandicelli – a maggiori responsabilità nelle loro azioni e a un corretto utilizzo dei social.

La preselezione provinciale, effettuata da un’apposita commissione presieduta dal questore Rosanna Lavezzaro con la partecipazione del giornalista Massimo Delzoppo, del presidente della Provincia Federico Binatti e del referente del progetto per la Polizia di Stato Roberto Musco.

Tre per ciascun grado scolastico sono stati gli elaborati selezionati. Per le primarie primo classificato è risultato “L’albero del cittadino”, costruzione in polistirolo di 130 centimetri ricoperto con i fogli della Costituzione italiana realizzato dagli alunni delle classi 4e e 5e della scuola “De Amicis” di Dormelletto; secondo il disegno “Se il salto di specie vuol evitare la natura impara a rispettare”, a cura della classe 5a A della “Polo senza Zaino” di Invorio (premiati Nicolò De Giorgi, Emmanuel Kaluba, Lucia Lanzini, Viola Menotti e Ginevra Camilletti); terzo il gagliardetto “Stop al bullismo e al cyberbullismo”, lavoro realizzato da Edoardo Greco della 5a B “Rodari” di Trecate.

Per le secondarie di primo grado spazio ai video: primo posto per “Come siamo dentro e fuori dalla rete”, lavoro di Licia Zema, che ha preceduto “Il bambino di colore” di Anna De Giorgis e “Quando i diritti delle donne sono sotto attacco, noi reagiamo” di Sofia Zappa. Tutti realizzati da alunni della 2a B della “Manzoni” di Lesa.

«Dalle piccole cose possono dipendere le scelte di una vita», ha detto nel suo intervento il questore Rosanna Lavezzaro, rifacendosi anche alle parole degli altri componenti la “giuria”, che hanno ricordato tra le altre cose l’importanza della formazione scolastica per preparare i più giovani alle sfide del futuro. Nel rispetto delle regole.

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Premiati dalla Polizia di Stato gli alunni vincitori del progetto-concorso “PretenDiamo legalità”

Quarta edizione dell’iniziativa bandita dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno d’intesa con quello dell’Istruzione. Il questore Lavezzaro: «Dalle piccole cose possono dipendere le scelte di una vita»

Mattinata di riconoscimenti, oggi – martedì 8 giugno – nel cortile della Questura, per le scuole novaresi che hanno partecipato nell'anno scolastico 2020-'21alla quarte edizione del progetto-concorso “PretenDiamo legalità”, bandito dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Viminale d'intesa con il Ministero dell'Istruzione.

Per quanto riguarda l'iniziativa della Questura novarese, diretta agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, hanno preso parte rispettivamente quattro istituti comprensivi, cinque scuole, nove classi con 180 alunni e 20 docenti; nove istituti, dieci scuole, 75 classi, circa millecinquecento alunni con 150 docenti; quattro istituti, 35 classi con 700 studenti guidata da 70 docenti.

Come previsto dal calendario, nonostante le restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria, gli incontri di carattere formativo svolti da parte del personale della Polizia di Stato hanno riguardato principalmente la legalità, ma anche l'amicizia, la solidarietà, il rispetto delle diversità, finalizzate al contrasto del bullismo e delle discriminazioni. Un “carico” di lavoro in linea con l'età dei partecipanti, sino a giungere – per i più grandicelli – a maggiori responsabilità nelle loro azioni e a un corretto utilizzo dei social.

La preselezione provinciale, effettuata da un'apposita commissione presieduta dal questore Rosanna Lavezzaro con la partecipazione del giornalista Massimo Delzoppo, del presidente della Provincia Federico Binatti e del referente del progetto per la Polizia di Stato Roberto Musco.

Tre per ciascun grado scolastico sono stati gli elaborati selezionati. Per le primarie primo classificato è risultato “L'albero del cittadino”, costruzione in polistirolo di 130 centimetri ricoperto con i fogli della Costituzione italiana realizzato dagli alunni delle classi 4e e 5e della scuola “De Amicis” di Dormelletto; secondo il disegno “Se il salto di specie vuol evitare la natura impara a rispettare”, a cura della classe 5a A della “Polo senza Zaino” di Invorio (premiati Nicolò De Giorgi, Emmanuel Kaluba, Lucia Lanzini, Viola Menotti e Ginevra Camilletti); terzo il gagliardetto “Stop al bullismo e al cyberbullismo”, lavoro realizzato da Edoardo Greco della 5a B “Rodari” di Trecate.

Per le secondarie di primo grado spazio ai video: primo posto per “Come siamo dentro e fuori dalla rete”, lavoro di Licia Zema, che ha preceduto “Il bambino di colore” di Anna De Giorgis e “Quando i diritti delle donne sono sotto attacco, noi reagiamo” di Sofia Zappa. Tutti realizzati da alunni della 2a B della “Manzoni” di Lesa.

«Dalle piccole cose possono dipendere le scelte di una vita», ha detto nel suo intervento il questore Rosanna Lavezzaro, rifacendosi anche alle parole degli altri componenti la “giuria”, che hanno ricordato tra le altre cose l'importanza della formazione scolastica per preparare i più giovani alle sfide del futuro. Nel rispetto delle regole.

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