Primo giorno di scuola tra mascherine (poche) e distanziamenti

Primo giorno di scuola tra mascherine (poche) e distanziamenti. Oggi, lunedì 14 settembre, la campanella è suonata per tutti gli ordini di scuola in città, ma non per tutti gli alunni. Molti, infatti, inizieranno le lezioni in presenza nei prossimi giorni; in particolare nelle scuole superiori, i dirigenti hanno voluto dare spazio alle prime classi per far sì che gli studenti potessero ambientarsi meglio all’istituto in questa situazione nuova per tutti.

Dalle 8.30 alle 11, dunque, di fronte ai vari cancelli, si sono formate code distanziate di alunni in attesa dell’ingresso. L’ordinanza del sindaco Alessandro Canelli che prevede l’obbligo di indossare la mascherina nelle aree adiacenti le scuole di ogni ordine e grado, invece, non è stata rispettata proprio da tutti e molti studenti, in modo specifico delle scuole superiori, si sono presentati sprovvisti nei pressi dei vari istituti.

Un concetto, quella della sicurezza, che è stato ribadito dallo stesso primo cittadino nel messaggio di inizio anno scolastico: «Abbiamo lavorato senza sosta soprattutto in queste ultime settimane: le nostre scuole riaprono in sicurezza. Quello che vi chiedo è di rispettare le normative di sicurezza che sole possono garantire il contenimento del virus che gira ancora tra noi. Auguro a tutti i nostri ragazzi di ripartire con entusiasmo e con determinazione perché la scuola è una seconda casa ed è la casa dove possiamo disegnare il futuro di ciascuno di noi».

Dalla Regione il saluto è arrivato attraverso l’assessore Matteo Marnati che questa mattina ha fatto visita alla scuola elementare Carlo Levi: «Un anno innegabilmente particolare decisamente complicato a livello organizzativo per permettere il rientro di alunni e studenti in totale sicurezza ha affermato -. Inoltre chiederemo al rettore dell’università la possibilità di estendere il test virologico anche agli studenti universitari. I risultati dei tamponi si avranno in tempi brevi e dunque non vi è necessità di alcuna quarantena; nel caso in cui emergesse un positivo partirà la procedura prevista». E rivolto dirigenti scolastici «come Regione vi siamo vicini e gli effetti dell’ordinanza (nello specifico al punto riguardante l’eventuale necessità di procedere alla misurazione della febbre prima dell’ingresso in assenza dell’autocertificazione che attesti l’avvenuta misurazione a cura della famiglia) saranno visibili a breve termine».


Leggi anche

«Ragazzi responsabili. Il vero test? A regime completo»

Sopralluogo della Provincia negli istituti superiori del territorio

 

 

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Primo giorno di scuola tra mascherine (poche) e distanziamenti

Primo giorno di scuola tra mascherine (poche) e distanziamenti. Oggi, lunedì 14 settembre, la campanella è suonata per tutti gli ordini di scuola in città, ma non per tutti gli alunni. Molti, infatti, inizieranno le lezioni in presenza nei prossimi giorni; in particolare nelle scuole superiori, i dirigenti hanno voluto dare spazio alle prime classi per far sì che gli studenti potessero ambientarsi meglio all’istituto in questa situazione nuova per tutti.

Dalle 8.30 alle 11, dunque, di fronte ai vari cancelli, si sono formate code distanziate di alunni in attesa dell’ingresso. L’ordinanza del sindaco Alessandro Canelli che prevede l’obbligo di indossare la mascherina nelle aree adiacenti le scuole di ogni ordine e grado, invece, non è stata rispettata proprio da tutti e molti studenti, in modo specifico delle scuole superiori, si sono presentati sprovvisti nei pressi dei vari istituti.

Un concetto, quella della sicurezza, che è stato ribadito dallo stesso primo cittadino nel messaggio di inizio anno scolastico: «Abbiamo lavorato senza sosta soprattutto in queste ultime settimane: le nostre scuole riaprono in sicurezza. Quello che vi chiedo è di rispettare le normative di sicurezza che sole possono garantire il contenimento del virus che gira ancora tra noi. Auguro a tutti i nostri ragazzi di ripartire con entusiasmo e con determinazione perché la scuola è una seconda casa ed è la casa dove possiamo disegnare il futuro di ciascuno di noi».

Dalla Regione il saluto è arrivato attraverso l’assessore Matteo Marnati che questa mattina ha fatto visita alla scuola elementare Carlo Levi: «Un anno innegabilmente particolare decisamente complicato a livello organizzativo per permettere il rientro di alunni e studenti in totale sicurezza ha affermato -. Inoltre chiederemo al rettore dell’università la possibilità di estendere il test virologico anche agli studenti universitari. I risultati dei tamponi si avranno in tempi brevi e dunque non vi è necessità di alcuna quarantena; nel caso in cui emergesse un positivo partirà la procedura prevista». E rivolto dirigenti scolastici «come Regione vi siamo vicini e gli effetti dell’ordinanza (nello specifico al punto riguardante l’eventuale necessità di procedere alla misurazione della febbre prima dell’ingresso in assenza dell’autocertificazione che attesti l’avvenuta misurazione a cura della famiglia) saranno visibili a breve termine».


Leggi anche

«Ragazzi responsabili. Il vero test? A regime completo»

Sopralluogo della Provincia negli istituti superiori del territorio

 

 

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore