«Quando una persona ti insulta e poi chiede scusa, ti ridà quel pezzettino di dignità che pubblicamente ti aveva tolto»

«Quando una persona ti insulta, e poi ti chiede scusa, ti ridà indietro quel pezzettino di dignità che pubblicamente ti aveva tolto». Sono le parole di Martina Tammaro, la giovane aronese che con Erika Mattina ha ideato la pagina “Le perle degli omofobi”, nata per denunciare gli attacchi omofobi e di haters.

Le due ragazze hanno scelto di denunciare il primo che ha speso per loro insulti e parole che si commentano da sole. E la denuncia ha portato al risarcimento, ma anche a qualcosa in più e di più prezioso: un biglietto di scuse.

“Faccio le mi scuse a Erika e a Martina per quello che ho scritto sul web” recita il foglio di carta che Erika e Martina hanno incorniciato.

«Eravamo insieme quando abbiamo letto il foglietto, – dice Martina – la prima reazione? “Breve ma intenso” ci siamo dette, poi ci siamo sorrise». Un segno di vittoria: «Qualora le scuse fossero sincere per noi è proprio così, una vittoria, – prosegue Martina – anche più importante del risarcimento monetario. Vorrebbe dire che una persona si è pentita e ha riconosciuto il proprio errore, quell’errore che ci ha fatto soffrire. Non ci speravamo, ma siamo contente che sia accaduto, è stata una bella sorpresa. Rimane sempre la speranza che siano state parole sincere».

 

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«Quando una persona ti insulta e poi chiede scusa, ti ridà quel pezzettino di dignità che pubblicamente ti aveva tolto»

«Quando una persona ti insulta, e poi ti chiede scusa, ti ridà indietro quel pezzettino di dignità che pubblicamente ti aveva tolto». Sono le parole di Martina Tammaro, la giovane aronese che con Erika Mattina ha ideato la pagina “Le perle degli omofobi”, nata per denunciare gli attacchi omofobi e di haters.

Le due ragazze hanno scelto di denunciare il primo che ha speso per loro insulti e parole che si commentano da sole. E la denuncia ha portato al risarcimento, ma anche a qualcosa in più e di più prezioso: un biglietto di scuse.

“Faccio le mi scuse a Erika e a Martina per quello che ho scritto sul web” recita il foglio di carta che Erika e Martina hanno incorniciato.

«Eravamo insieme quando abbiamo letto il foglietto, – dice Martina – la prima reazione? “Breve ma intenso” ci siamo dette, poi ci siamo sorrise». Un segno di vittoria: «Qualora le scuse fossero sincere per noi è proprio così, una vittoria, – prosegue Martina – anche più importante del risarcimento monetario. Vorrebbe dire che una persona si è pentita e ha riconosciuto il proprio errore, quell’errore che ci ha fatto soffrire. Non ci speravamo, ma siamo contente che sia accaduto, è stata una bella sorpresa. Rimane sempre la speranza che siano state parole sincere».

 

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