Dal mese di novembre anche le farmacie del Piemonte subiranno un cambiamento nella gestione delle ricette mediche. Variazione che – assicura il presidente di Federfarma Novara, Enrico Luoni – «non stravolgerà in alcun modo la vita dei pazienti».
La vera e sostanziale novità è invece a carico delle farmacie che non avranno più tra le mani la tradizionale ricetta bianca o rossa da inviare alle Asl territoriali. «Rappresenta una rivoluzione che diverse farmacie hanno già attuato e che fra pochi giorni coinvolgerà in maniera totalitaria i rivenditori farmaceutici piemontesi – continua Luoni -. Questa nuova metodologia permetterà di limitare drasticamente lo spreco di carta e velocizzare i processi di acquisizione delle richieste».
Dunque nessuna paura per i pazienti meno “tecnologici”? «No, potranno stare tranquilli – conclude il presidente – perchè il medico di base potrà, qualora il paziente non dovesse essere provvisto di strumentazione elettronica, segnare su un semplice foglietto di carta i codici delle ricette che servono all’assistito da consegnare al proprio farmacista».
Circa l’ipotesi di una consegna e assegnazione delle ricette solo ed esclusivamente tramite Spid dal 2025, Luoni tranquillizza nuovamente: «Il nuovo sistema che stiamo per adottare è definitivo e non cambierà nel 2025, dunque si potrà continuare a consegnare al proprio farmacista il codice delle ricette, senza necessariamente possedere l’identità digitale Spid».