«Ricevuta due volte chiamata dall’ospedale per un intervento, per due volte rimandata a casa»

«Chiamata per due volte dall’ospedale per un intervento, per due volte rimandata a casa». E’ successo a una persona novarese in questi giorni: la protagonista della vicenda, dopo un primo ricovero e intervento subito nel periodo estivo, era stata messa in lista d’attesa per un secondo intervento, definitivo. «Non solo l’attesa, ma anche la beffa di essere chiamata dallo stesso ospedale, fare il pre ricovero, il tampone di controllo e poi mandata a casa il giorno dell’operazione dopo qualche ora di attesa, è assurdo» racconta un famigliare.

La prima telefonata è avvenuta all’inizio del mese di marzo: pre ricovero, tampone con esito negativo, arrivo in ospedale e poi congedo dopo poche ore di attesa. Stessa situazione pochi giorni fa, tampone e attesa e poi mancata operazione. E sempre con la stessa motivazione: la terza ondata di Covid. «Siamo dispiaciuti. Con la terza ondata è come se tutto dovesse aspettare, eppure in questo caso la telefonata è arrivata proprio dalla struttura».

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«Ricevuta due volte chiamata dall’ospedale per un intervento, per due volte rimandata a casa»

«Chiamata per due volte dall’ospedale per un intervento, per due volte rimandata a casa». E’ successo a una persona novarese in questi giorni: la protagonista della vicenda, dopo un primo ricovero e intervento subito nel periodo estivo, era stata messa in lista d’attesa per un secondo intervento, definitivo. «Non solo l’attesa, ma anche la beffa di essere chiamata dallo stesso ospedale, fare il pre ricovero, il tampone di controllo e poi mandata a casa il giorno dell’operazione dopo qualche ora di attesa, è assurdo» racconta un famigliare.

La prima telefonata è avvenuta all’inizio del mese di marzo: pre ricovero, tampone con esito negativo, arrivo in ospedale e poi congedo dopo poche ore di attesa. Stessa situazione pochi giorni fa, tampone e attesa e poi mancata operazione. E sempre con la stessa motivazione: la terza ondata di Covid. «Siamo dispiaciuti. Con la terza ondata è come se tutto dovesse aspettare, eppure in questo caso la telefonata è arrivata proprio dalla struttura».

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