Rider in aumento sul territorio novarese: il loro punto di ritrovo è a Galliate

Rider in aumento sul territorio novarese: sono diverse decine le persone che svolgono questo lavoro, come dichiarato da Filt Cgil, la Federazione lavoratori dei trasporti. Si notano per le strade di Novara città e anche in diverse altre dell’Ovest Ticino, diretti nelle rispettive stazioni per raggiungere il più delle volte Milano, sede di lavoro. Persone che lavorano ma il cui operato non è rappresentato da alcun contrato nazionale, non hanno alcuna tutela. «Si tratta ormai di una realtà consolidata, ma non c’è nulla ancora di organizzato, – spiega Ballardini – qualcuno di loro si è rivolto a noi per spiegazioni tecniche, ma non ci sono state iniziative, solo una semplice richiesta di informazioni».

C’è per questi lavoratori attualmente un punto di ritrovo, il posteggio del centro commerciale di Galliate: «E’ il luogo dove spesso condividono i loro problemi». Cgil dichiara che «nel corso dell’anno tenteremo iniziative comuni Filt e Nidil (Nuove identità di lavoro a protezione dei lavoratori atipici) – dice Ballardini – per sostenere queste persone».

 

 

Intanto a livello nazionale Justeat ha dichiarato l’assunzione, dal mese di marzo, proprio dei rider, per fornire loro un contratto. E Fit Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti si sono subito rivolti alla grande azienda: «Auspichiamo che anche altre aziende del settore seguano l’esempio della multinazionale danese. Le lavoratrici e i lavoratori non sono oggetti da sfruttare e poi gettare via, ma sono gli asset strategici di ogni azienda, che fanno la differenza sulla qualità del servizio offerto e hanno diritto a tutele non solo salariali». I sindacati hanno chiesto a Justeat «coerenza e l’applicazione del nostro contratto che ha al suo interno una sezione dedicata proprio ai rider. Il Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) della logisticaè fatto su misura per lavoratrici, lavoratori e aziende delle consegne a domicilio e quindi è l’unico che può garantire le giuste tutele e i giusti salari».

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Rider in aumento sul territorio novarese: sono diverse decine le persone che svolgono questo lavoro, come dichiarato da Filt Cgil, la Federazione lavoratori dei trasporti. Si notano per le strade di Novara città e anche in diverse altre dell’Ovest Ticino, diretti nelle rispettive stazioni per raggiungere il più delle volte Milano, sede di lavoro. Persone che lavorano ma il cui operato non è rappresentato da alcun contrato nazionale, non hanno alcuna tutela. «Si tratta ormai di una realtà consolidata, ma non c’è nulla ancora di organizzato, - spiega Ballardini – qualcuno di loro si è rivolto a noi per spiegazioni tecniche, ma non ci sono state iniziative, solo una semplice richiesta di informazioni». C’è per questi lavoratori attualmente un punto di ritrovo, il posteggio del centro commerciale di Galliate: «E’ il luogo dove spesso condividono i loro problemi». Cgil dichiara che «nel corso dell’anno tenteremo iniziative comuni Filt e Nidil (Nuove identità di lavoro a protezione dei lavoratori atipici) – dice Ballardini – per sostenere queste persone».     Intanto a livello nazionale Justeat ha dichiarato l’assunzione, dal mese di marzo, proprio dei rider, per fornire loro un contratto. E Fit Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti si sono subito rivolti alla grande azienda: «Auspichiamo che anche altre aziende del settore seguano l’esempio della multinazionale danese. Le lavoratrici e i lavoratori non sono oggetti da sfruttare e poi gettare via, ma sono gli asset strategici di ogni azienda, che fanno la differenza sulla qualità del servizio offerto e hanno diritto a tutele non solo salariali». I sindacati hanno chiesto a Justeat «coerenza e l’applicazione del nostro contratto che ha al suo interno una sezione dedicata proprio ai rider. Il Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) della logisticaè fatto su misura per lavoratrici, lavoratori e aziende delle consegne a domicilio e quindi è l’unico che può garantire le giuste tutele e i giusti salari».

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