Rifiuti sul Mottarone: operazione delle Guardie ecologiche volontarie delle province di Novara e Vco

Sono stati individuati i responsabili di un importante abbandono di rifiuti in una zona boschiva del Mottarone, nel Comune di Armeno, nei pressi dell’area pic-nic

«La collaborazione e il lavoro di squadra hanno consentito un’operazione che ha avuto un ottimo esito che ripaga lo sforzo che la Provincia di Novara, insieme con quella del Verbano-Cusio-Ossola, svolge ogni giorno a tutela del patrimonio ambientale e dell’intero territorio».

E’ il commento che il presidente della Provincia Federico Binatti e del consigliere delegato alle Guardie ecologiche volontarie Arduino Pasquini hanno formulato rispetto alla notizia dell’individuazione dei responsabili di un importante abbandono di rifiuti in una zona boschiva del Mottarone, nel Comune di Armeno, nei pressi dell’area pic-nic.

«Lo scorso 2 giugno – ha specificato il consigliere Pasquini – le Gev del Vco, a seguito di un sopralluogo, avevano segnalato al nostro coordinatore la presenza della significativa quantità di rifiuti: si trattava di una ventina di sacchi neri, che contenevano pattume vario, un pc portatle e anche documenti sui quali erano riportati alcuni nominativi. Proprio da questo elemento è partita l’attività ispettiva delle Gev, che, insieme con gli Uffici provinciali, hanno subito avviato i primi accertamenti. A questo abbandono ne era seguito un secondo, verificato dalle Gev del Vco, il 26 giugno e quindi un terzo, il 30 giugno; durante un servizio serale delle Gev di Novara, era stata verificata la presenza di ulteriori 26 sacchi neri sempre nel Comune di Armeno, in zona Mottarone, in prossimità della sorgente del torrente Agogna. Dai controlli e da ulteriori documenti rinvenuti, ci si è resi conto che l’autore potesse essere, con tutta probabilità, il responsabile del precedente abbandono verificato il 2 giugno, ma, fino a quel momento, risultato irreperibile nella sua abitazione. Le Gev lo hanno però rintracciato la sera stessa: messo di fronte al contenuto dei sacchi che gli sono stati mostrati, lo stesso ha confermato che i rifiuti provenivano dalla sua abitazione, ma non era in grado di fornire una spiegazione sul motivo per il quale si trovassero nella zona boschiva. Come previsto dalla legge, all’uomo, che, alla presenza delle Gev, ha immediatamente provveduto alla pulizia dell’area, verranno comunque notificate le contestazioni per gli illeciti amministrativi. Mi congratulo e ringrazio le nostre Guardie – aggiunge il consigliere – per la scrupolosa attività ispettiva, che è stata fondamentale per accertare quanto si è verificato ai danni dell’ambiente».

Il presidente Binatti rimarca dal canto suo «l’importanza del lavoro svolto dalle Gev, volontari che si mettono a costante disposizione dell’Ente e che, come dimostrato da questo e da altri casi del passato, grazie alla loro disponibilità e alla loro formazione diventano davvero determinanti nell’azione di controllo del territorio. In questo particolare frangente – ha concluso – la collaborazione e i buoni rapporti con i colleghi del Vco sono stati fondamentali per il raggiungimento del risultato».

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Rifiuti sul Mottarone: operazione delle Guardie ecologiche volontarie delle province di Novara e Vco

Sono stati individuati i responsabili di un importante abbandono di rifiuti in una zona boschiva del Mottarone, nel Comune di Armeno, nei pressi dell’area pic-nic

«La collaborazione e il lavoro di squadra hanno consentito un’operazione che ha avuto un ottimo esito che ripaga lo sforzo che la Provincia di Novara, insieme con quella del Verbano-Cusio-Ossola, svolge ogni giorno a tutela del patrimonio ambientale e dell’intero territorio».

E’ il commento che il presidente della Provincia Federico Binatti e del consigliere delegato alle Guardie ecologiche volontarie Arduino Pasquini hanno formulato rispetto alla notizia dell’individuazione dei responsabili di un importante abbandono di rifiuti in una zona boschiva del Mottarone, nel Comune di Armeno, nei pressi dell’area pic-nic.

«Lo scorso 2 giugno – ha specificato il consigliere Pasquini – le Gev del Vco, a seguito di un sopralluogo, avevano segnalato al nostro coordinatore la presenza della significativa quantità di rifiuti: si trattava di una ventina di sacchi neri, che contenevano pattume vario, un pc portatle e anche documenti sui quali erano riportati alcuni nominativi. Proprio da questo elemento è partita l’attività ispettiva delle Gev, che, insieme con gli Uffici provinciali, hanno subito avviato i primi accertamenti. A questo abbandono ne era seguito un secondo, verificato dalle Gev del Vco, il 26 giugno e quindi un terzo, il 30 giugno; durante un servizio serale delle Gev di Novara, era stata verificata la presenza di ulteriori 26 sacchi neri sempre nel Comune di Armeno, in zona Mottarone, in prossimità della sorgente del torrente Agogna. Dai controlli e da ulteriori documenti rinvenuti, ci si è resi conto che l’autore potesse essere, con tutta probabilità, il responsabile del precedente abbandono verificato il 2 giugno, ma, fino a quel momento, risultato irreperibile nella sua abitazione. Le Gev lo hanno però rintracciato la sera stessa: messo di fronte al contenuto dei sacchi che gli sono stati mostrati, lo stesso ha confermato che i rifiuti provenivano dalla sua abitazione, ma non era in grado di fornire una spiegazione sul motivo per il quale si trovassero nella zona boschiva. Come previsto dalla legge, all’uomo, che, alla presenza delle Gev, ha immediatamente provveduto alla pulizia dell’area, verranno comunque notificate le contestazioni per gli illeciti amministrativi. Mi congratulo e ringrazio le nostre Guardie – aggiunge il consigliere – per la scrupolosa attività ispettiva, che è stata fondamentale per accertare quanto si è verificato ai danni dell’ambiente».

Il presidente Binatti rimarca dal canto suo «l’importanza del lavoro svolto dalle Gev, volontari che si mettono a costante disposizione dell’Ente e che, come dimostrato da questo e da altri casi del passato, grazie alla loro disponibilità e alla loro formazione diventano davvero determinanti nell’azione di controllo del territorio. In questo particolare frangente – ha concluso – la collaborazione e i buoni rapporti con i colleghi del Vco sono stati fondamentali per il raggiungimento del risultato».

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