Rifugio Miletta: «Donazioni non sufficienti per le spese, non possiamo più accettare animali da fuori provincia». Lo dichiara la presidente Alessandra Motta (nella foto in alto): «Il rifugio, aperto 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, ha sempre accolto animali selvatici feriti dalla provincia di Novara e dalle province limitrofe occupandosi delle spese veterinarie, del sostentamento e di tutto il necessario per salvare le loro vite, ma oggi questo non è più possibile. È una decisione difficile e sofferta – commenta – siamo consci del fatto che molti di quegli animali andranno incontro a morte, anche se potrebbero essere curati. Purtroppo le donazioni non sono più sufficienti per pagare le spese. Attualmente non abbiamo i fondi necessari per operare nel mese di novembre». Per questo è stata lanciata una campagna-appello di raccolta fondi.
Il Centro Recupero Animali Selvatici Rifugio Miletta di Agrate Conturbia è una struttura di accoglienza, cura e riabilitazione della fauna selvatica rinvenuta in difficoltà nel territorio della provincia di Novara. I volontari del Rifugio Miletta effettuano il soccorso sul luogo del ritrovamento per tutti i mammiferi, investiti o feriti. Gli uccelli invece devono essere portati presso il centro dal privato che li ritrova.
«Il cittadino è di fondamentale importanza poiché diventa il primo anello della catena di pronto intervento – spiegano dal Rifugio – attraverso una segnalazione tempestiva del ritrovamento dell’animale, ferito o in difficoltà, al numero unico di emergenza 112 oppure al nostro numero di emergenza 346 313 2222, dà la possibilità di agire tempestivamente e spesso la tempestività è strettamente legata alle possibilità di sopravvivenza dell’animale».
Una prima risposta alla richiesta d’aiuto è arrivata da Almo Nature «con una generosa donazione finalizzata a coprire nell’immediato le difficoltà di questo periodo». Chi volesse contribuire può consultare il sito del Rifugio, dove è possibile “conoscere” tutti gli ospiti e anche decidere di adottare a distanza uno degli animali che ci vive.