Rifugio Miletta: «Nel 2021 abbiamo soccorso 1.662 animali selvatici di 91 specie diverse»

Pubblicata la relazione annuale dell'attività svolta nel 2021 come centro di recupero animali selvatici

«Nel 2021 abbiamo soccorso 1.662 animali selvatici di 91 specie diverse in 216 comuni» ha raccontato Alessandra Motta, responsabile del centro. «Il 65% in più rispetto all’anno precedente. Uno sforzo enorme per garantire il soccorso a qualunque ora del giorno e della notte, non solo di noi volontari, ma anche dei nostri preziosi veterinari Enrico, Simona e Luca. Un impegno economico notevole, sia per far fronte a tutte le spese, sia per costruire le ulteriori strutture necessarie alla degenza di questi animali».

L’animale investito più frequentemente sul nostro territorio è il capriolo (93 casi), seguito da daino (17 casi), minilepre (16 casi) e riccio (8 casi). Nel 71,5% dei casi di investimento, chi ha investito non si è fermato e non ha attivato i soccorsi, abbandonando sulla carreggiata animali poli traumatizzati, compiendo un’omissione di soccorso punita con multe fino a 1.658 euro. «Gli investimenti avvengono principalmente dal tramonto all’alba poiché la maggior parte degli animali selvatici si sposta durante la notte. Tutti gli interventi che abbiamo effettuato sono sempre avvenuti in tratti di strade su cui la presenza degli animali selvatici è segnalata dall’apposito segnale stradale. Purtroppo l’inosservanza dei limiti di velocità e la scarsa considerazione della vita degli animali selvatici che abitano sul territorio sono causa di morte per molti animali. Se si prestasse più attenzione e si rispettassero i limiti di velocità, le conseguenze degli impatti sarebbero meno gravi e non ci troveremmo con una percentuale di sopravvivenza agli investimenti di appena il 31%. Meno di un animale investito su tre sopravvive».

Le specie più soccorse sono riccio (213), capriolo (156), piccione (155), minilepre (145), merlo (96), passando per i tanti selvatici tipici del nostro territorio e arrivando fino alla tartaruga azzannatrice e al pellicano africano.

Le predazioni da parte di cani e gatti domestici su animali selvatici sono state 196.

«Per far comprendere meglio l’impegno, se sommiamo i giorni di degenza di ogni singolo animale, dal momento in cui viene soccorso e fino al suo rilascio o decesso, superiamo abbondantemente i 47.000 giorni. Ad oggi abbiamo già riabilitato e reintrodotto in Natura 912 animali, il 55% circa. Se la degenza andrà per il meglio, la prossima primavera rilasceremo ancora 125 animali soccorsi nel 2021, arrivando in totale a 1.037 (il 62%); 32 invece, a causa dei traumi e ferite riportati, non potranno essere rilasciati e vivranno il resto della loro esistenza in apposite aree che abbiamo creato per animali con disabilità presso il nostro centro» ha raccontato Michela Binotti, volontaria di Rifugio Miletta.

A questa pagina è possibile consultare la relazione completa con i dati relativi a tutti gli interventi effettuati, gli animali rilasciati, gli orari, le spese sostenute, le ore di volontariato impiegate, la provenienza dei fondi e molto altro.

Nel caso in cui ci si imbatta in un animale selvatico in difficoltà nel territorio della provincia di Novara si può chiamare il 112, che inoltrerà la telefonata ai volontari di Rifugio Miletta. Il servizio è attivo 24/7. A questa pagina sono a disposizione alcune guide per prepararsi all’evenienza.

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Pubblicata la relazione annuale dell’attività svolta nel 2021 come centro di recupero animali selvatici

«Nel 2021 abbiamo soccorso 1.662 animali selvatici di 91 specie diverse in 216 comuni» ha raccontato Alessandra Motta, responsabile del centro. «Il 65% in più rispetto all'anno precedente. Uno sforzo enorme per garantire il soccorso a qualunque ora del giorno e della notte, non solo di noi volontari, ma anche dei nostri preziosi veterinari Enrico, Simona e Luca. Un impegno economico notevole, sia per far fronte a tutte le spese, sia per costruire le ulteriori strutture necessarie alla degenza di questi animali».

L'animale investito più frequentemente sul nostro territorio è il capriolo (93 casi), seguito da daino (17 casi), minilepre (16 casi) e riccio (8 casi). Nel 71,5% dei casi di investimento, chi ha investito non si è fermato e non ha attivato i soccorsi, abbandonando sulla carreggiata animali poli traumatizzati, compiendo un'omissione di soccorso punita con multe fino a 1.658 euro. «Gli investimenti avvengono principalmente dal tramonto all'alba poiché la maggior parte degli animali selvatici si sposta durante la notte. Tutti gli interventi che abbiamo effettuato sono sempre avvenuti in tratti di strade su cui la presenza degli animali selvatici è segnalata dall'apposito segnale stradale. Purtroppo l'inosservanza dei limiti di velocità e la scarsa considerazione della vita degli animali selvatici che abitano sul territorio sono causa di morte per molti animali. Se si prestasse più attenzione e si rispettassero i limiti di velocità, le conseguenze degli impatti sarebbero meno gravi e non ci troveremmo con una percentuale di sopravvivenza agli investimenti di appena il 31%. Meno di un animale investito su tre sopravvive».

Le specie più soccorse sono riccio (213), capriolo (156), piccione (155), minilepre (145), merlo (96), passando per i tanti selvatici tipici del nostro territorio e arrivando fino alla tartaruga azzannatrice e al pellicano africano.

Le predazioni da parte di cani e gatti domestici su animali selvatici sono state 196.

«Per far comprendere meglio l'impegno, se sommiamo i giorni di degenza di ogni singolo animale, dal momento in cui viene soccorso e fino al suo rilascio o decesso, superiamo abbondantemente i 47.000 giorni. Ad oggi abbiamo già riabilitato e reintrodotto in Natura 912 animali, il 55% circa. Se la degenza andrà per il meglio, la prossima primavera rilasceremo ancora 125 animali soccorsi nel 2021, arrivando in totale a 1.037 (il 62%); 32 invece, a causa dei traumi e ferite riportati, non potranno essere rilasciati e vivranno il resto della loro esistenza in apposite aree che abbiamo creato per animali con disabilità presso il nostro centro» ha raccontato Michela Binotti, volontaria di Rifugio Miletta.

A questa pagina è possibile consultare la relazione completa con i dati relativi a tutti gli interventi effettuati, gli animali rilasciati, gli orari, le spese sostenute, le ore di volontariato impiegate, la provenienza dei fondi e molto altro.

Nel caso in cui ci si imbatta in un animale selvatico in difficoltà nel territorio della provincia di Novara si può chiamare il 112, che inoltrerà la telefonata ai volontari di Rifugio Miletta. Il servizio è attivo 24/7. A questa pagina sono a disposizione alcune guide per prepararsi all'evenienza.

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