San Maurizio d’Opaglio, uno spettacolo per sostenere il Centro antiviolenza

Dieci donne, musiciste, danzatrici e cantanti dirette da Sonia Spinello, si incontrano su un palco per parlare di donne, di storie, di incontri che cambiano la vita

Giovedì 6 luglio alle 21 andrà in scena nella cornice di Lagna, frazione del comune di San Maurizio d’Opaglio uno spettacolo di prosa, danza contemporanea e musica suonata dal vivo organizzato dalla Four music school di Borgomanero. Uno spettacolo teatrale e musicale che nasce per sostenere il lavoro del centro antiviolenza. 10 donne, musiciste, danzatrici e cantanti dirette da Sonia Spinello, si incontrano su un palco per parlare di donne, di storie, di incontri che cambiano la vita.

Così nasce il progetto Donnae, per dire a voce alta che la violenza può essere fermata. Uno spettacolo, interamente inedito. Ogni storia, interpretata in prima persona, è associata ad un brano che ne racchiude il significato più profondo. Sul palco si fondono teatro, musica, recitazione e danza per aiutare lo spettatore a vivere più intensamente ogni istante di questo spettacolo.

Importante per cooperativa Irene, che gestisce il centro antiviolenza, è anche il luogo dove viene presentato lo spettacolo, la Guest house San Giulio è per le donne che seguiamo un luogo di ri-partenza. All’interno dell’affitta camere abbiamo la possibilità di organizzare degli stage propedeutici all’avvio nel mondo del lavoro.  «Vorremmo che sul lago d’Orta il turismo non fosse soltanto una specializzazione produttiva novarese – ha spiegato la coordinatrice del centro antiviolenza area nord, Chiara Zanetta – ma una opportunità per restituire valore alle persone che il territorio lo abitano, costruendo nuove opportunità perché le donne possano sviluppare i propri talenti, le culture e la voglia di cambiare, sconfiggendo ingiustizie e calamità, includendo nelle comunità locali tutti anche i più strani e accogliendo chi passa; vorremmo che il turismo fosse una apertura all’incontro con l’altro, diverso da noi, il viaggio alla scoperta delle mille e una storia di cui si compongono i territori e le mille storie e culture di cui è portatore il viaggiatore».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Paolo Pavone

Paolo Pavone

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

San Maurizio d’Opaglio, uno spettacolo per sostenere il Centro antiviolenza

Dieci donne, musiciste, danzatrici e cantanti dirette da Sonia Spinello, si incontrano su un palco per parlare di donne, di storie, di incontri che cambiano la vita

Giovedì 6 luglio alle 21 andrà in scena nella cornice di Lagna, frazione del comune di San Maurizio d’Opaglio uno spettacolo di prosa, danza contemporanea e musica suonata dal vivo organizzato dalla Four music school di Borgomanero. Uno spettacolo teatrale e musicale che nasce per sostenere il lavoro del centro antiviolenza. 10 donne, musiciste, danzatrici e cantanti dirette da Sonia Spinello, si incontrano su un palco per parlare di donne, di storie, di incontri che cambiano la vita.

Così nasce il progetto Donnae, per dire a voce alta che la violenza può essere fermata. Uno spettacolo, interamente inedito. Ogni storia, interpretata in prima persona, è associata ad un brano che ne racchiude il significato più profondo. Sul palco si fondono teatro, musica, recitazione e danza per aiutare lo spettatore a vivere più intensamente ogni istante di questo spettacolo.

Importante per cooperativa Irene, che gestisce il centro antiviolenza, è anche il luogo dove viene presentato lo spettacolo, la Guest house San Giulio è per le donne che seguiamo un luogo di ri-partenza. All’interno dell’affitta camere abbiamo la possibilità di organizzare degli stage propedeutici all’avvio nel mondo del lavoro.  «Vorremmo che sul lago d’Orta il turismo non fosse soltanto una specializzazione produttiva novarese – ha spiegato la coordinatrice del centro antiviolenza area nord, Chiara Zanetta – ma una opportunità per restituire valore alle persone che il territorio lo abitano, costruendo nuove opportunità perché le donne possano sviluppare i propri talenti, le culture e la voglia di cambiare, sconfiggendo ingiustizie e calamità, includendo nelle comunità locali tutti anche i più strani e accogliendo chi passa; vorremmo che il turismo fosse una apertura all’incontro con l’altro, diverso da noi, il viaggio alla scoperta delle mille e una storia di cui si compongono i territori e le mille storie e culture di cui è portatore il viaggiatore».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata