Scuola, ingressi unici o scaglionati: Fauser e Nervi pronti alla partenza

Gli ultimi “ritocchi”, le ultime decisioni per entrambi gli istituti saranno prese con il collegio docenti fissato per il prossimo primo settembre ma intanto le “linee” da seguire sembrano essere delineate. «Ci stiamo organizzando e riorganizzando per tutto quello che riguarda la vita all’interno della scuola, dagli aspetti didattici a quelli legati al servizio – dice Igino Iuliano, dirigente del Fauser –  I nostri spazi sono sufficienti, la tendenza sarà quella di accogliere tutti in presenza, se rispettiamo le misure, ovvero mascherine e distanziamento».

 

 

«Non abbiamo preso banchi con le rotelle ma banchi monoposto che arriveranno in autunno ma comunque con la dotazione che abbiamo dovremmo essere a posto;  i banchi monoposto ci servirebbero per arredare due classi in più, quelle che abbiamo chiesto al biennio che, se concesse, ci permetterebbero di accogliere tutti gli studenti in presenza. Se non verranno concesse, per alcuni studenti, una ventina per classe, come alternativa si farà didattica a distanza o verranno in aula derogando al distanziamento ed indossando le mascherine».

«E’ in fase di approvazione una rimodulazione dell’orario – aggiunge il professor Iuliano – che prevede la riduzione della durata della singola ora con la previsione di recuperi. Ma tutto ciò sarà deciso dal collegio docenti convocato per il primo di settembre».

Nessun problema di assembramenti perché la scuola ha tre accessi.

«Tendenzialmente confermerei un ingresso unico per tutti gli studenti posticipato dalle 8 alle 8.10-8.20, che avverrebbe da punti di accesso diversi». E per quanto riguarda le mascherine «Abbiamo approntato un patto di integrazione che prevede obbligatoriamente l’uso della mascherina qualora si abbandoni la propria postazione. Deve diventare una norma da rispettare da parte loro e delle famiglie».

Quindi tutto a posto e tutto pronto?  «C’è grande incertezza e siamo in comprensibile apprensione. Lavoreremo al meglio ma con questa situazione non possiamo dire di essere al riparo dal rischio. Manca ancora la definizione di alcuni aspetti delle linee guida e le stesse attività di recupero non sono state normate».

Giusto per avere un’idea dei numeri con i quali tra poco più di quindici giorni la scuola si troverà a dover fare i conti, al Fauser ci sono 890 studenti e quest’anno le prime sono 10.

Diverso l’approccio al Nervi e al Bellini dove invece si adotterà la rotazione delle classi e gli ingressi scaglionati.

«Nell’insieme stiamo riuscendo, con la rotazione delle classi, a risolvere i problemi senza grosse difficoltà – riferisce il dirigente di entrambi gli istituti, dottor  Leonardo Giuseppe Brunetto –  ma noi abbiamo già approvato la didattica mista: in linea di massima faremo 25 ore in classe e 7 ore a distanza, anche se questi numeri possono variare a seconda delle esigenze. L’esigenza di fare 25 ore è data dal fatto che faremo entrare circa la metà dei ragazzi con orario 8-13, mentre la restante metà con orario 9-14».

E per quanto riguarda gli spazi «Non abbiamo grossi problemi – conferma il dirigente – Per le classi con 26-27 alunni, le spostiamo nei laboratori che sono aule più ampie. Tutto verrà sistemato quanto arriveranno i nuovi banchi, quelli tradizionali che sostituiranno i banchi da disegno o da laboratorio che, essendo più grossi, non permettono il giusto distanziamento». Sostanzialmente, spiega il dirigente, in questi tipi di aule, che sono molto più ampie, ci stanno 24 postazioni da disegno o da laboratorio, mentre con l’utilizzo dei banchi tradizionali il numero di posti sale a circa 40.

«Abbiamo ordinato anche 30 banchi con le ruote ma per fare didattica 3.0, quindi da non utilizzare per tutte le ore». E per le mascherine «con il distanziamento che stiamo predisponendo i ragazzi devono indossarla solo nel momento in cui si alzano dal posto durante il cambio di ora o per l’intervallo».

In questi due istituti, complessivamente, gli studenti sono poco più di  1100 (470 al Nervi, in 22 classi e 650 al Bellini in 31 classi. Sei le prime sia al Nervi che al Bellini).

Unica cosa ancora da decidere, e che verrà valutata nel collegio docenti del prossimo primo settembre, è se far iniziare tutte le classi il 14 settembre oppure scaglionare gli “avvii”. Nel complesso, dice il dirigente «Siamo pronti per iniziare»

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Scuola, ingressi unici o scaglionati: Fauser e Nervi pronti alla partenza

Gli ultimi “ritocchi”, le ultime decisioni per entrambi gli istituti saranno prese con il collegio docenti fissato per il prossimo primo settembre ma intanto le “linee” da seguire sembrano essere delineate. «Ci stiamo organizzando e riorganizzando per tutto quello che riguarda la vita all’interno della scuola, dagli aspetti didattici a quelli legati al servizio – dice Igino Iuliano, dirigente del Fauser –  I nostri spazi sono sufficienti, la tendenza sarà quella di accogliere tutti in presenza, se rispettiamo le misure, ovvero mascherine e distanziamento».

 

 

«Non abbiamo preso banchi con le rotelle ma banchi monoposto che arriveranno in autunno ma comunque con la dotazione che abbiamo dovremmo essere a posto;  i banchi monoposto ci servirebbero per arredare due classi in più, quelle che abbiamo chiesto al biennio che, se concesse, ci permetterebbero di accogliere tutti gli studenti in presenza. Se non verranno concesse, per alcuni studenti, una ventina per classe, come alternativa si farà didattica a distanza o verranno in aula derogando al distanziamento ed indossando le mascherine».

«E’ in fase di approvazione una rimodulazione dell’orario – aggiunge il professor Iuliano – che prevede la riduzione della durata della singola ora con la previsione di recuperi. Ma tutto ciò sarà deciso dal collegio docenti convocato per il primo di settembre».

Nessun problema di assembramenti perché la scuola ha tre accessi.

«Tendenzialmente confermerei un ingresso unico per tutti gli studenti posticipato dalle 8 alle 8.10-8.20, che avverrebbe da punti di accesso diversi». E per quanto riguarda le mascherine «Abbiamo approntato un patto di integrazione che prevede obbligatoriamente l’uso della mascherina qualora si abbandoni la propria postazione. Deve diventare una norma da rispettare da parte loro e delle famiglie».

Quindi tutto a posto e tutto pronto?  «C’è grande incertezza e siamo in comprensibile apprensione. Lavoreremo al meglio ma con questa situazione non possiamo dire di essere al riparo dal rischio. Manca ancora la definizione di alcuni aspetti delle linee guida e le stesse attività di recupero non sono state normate».

Giusto per avere un’idea dei numeri con i quali tra poco più di quindici giorni la scuola si troverà a dover fare i conti, al Fauser ci sono 890 studenti e quest’anno le prime sono 10.

Diverso l’approccio al Nervi e al Bellini dove invece si adotterà la rotazione delle classi e gli ingressi scaglionati.

«Nell’insieme stiamo riuscendo, con la rotazione delle classi, a risolvere i problemi senza grosse difficoltà – riferisce il dirigente di entrambi gli istituti, dottor  Leonardo Giuseppe Brunetto –  ma noi abbiamo già approvato la didattica mista: in linea di massima faremo 25 ore in classe e 7 ore a distanza, anche se questi numeri possono variare a seconda delle esigenze. L’esigenza di fare 25 ore è data dal fatto che faremo entrare circa la metà dei ragazzi con orario 8-13, mentre la restante metà con orario 9-14».

E per quanto riguarda gli spazi «Non abbiamo grossi problemi – conferma il dirigente – Per le classi con 26-27 alunni, le spostiamo nei laboratori che sono aule più ampie. Tutto verrà sistemato quanto arriveranno i nuovi banchi, quelli tradizionali che sostituiranno i banchi da disegno o da laboratorio che, essendo più grossi, non permettono il giusto distanziamento». Sostanzialmente, spiega il dirigente, in questi tipi di aule, che sono molto più ampie, ci stanno 24 postazioni da disegno o da laboratorio, mentre con l’utilizzo dei banchi tradizionali il numero di posti sale a circa 40.

«Abbiamo ordinato anche 30 banchi con le ruote ma per fare didattica 3.0, quindi da non utilizzare per tutte le ore». E per le mascherine «con il distanziamento che stiamo predisponendo i ragazzi devono indossarla solo nel momento in cui si alzano dal posto durante il cambio di ora o per l’intervallo».

In questi due istituti, complessivamente, gli studenti sono poco più di  1100 (470 al Nervi, in 22 classi e 650 al Bellini in 31 classi. Sei le prime sia al Nervi che al Bellini).

Unica cosa ancora da decidere, e che verrà valutata nel collegio docenti del prossimo primo settembre, è se far iniziare tutte le classi il 14 settembre oppure scaglionare gli “avvii”. Nel complesso, dice il dirigente «Siamo pronti per iniziare»

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