Scuola: tamponi drive in per insegnanti e studenti con sintomi sospetti

Scuola: tamponi drive in per insegnanti e studenti con sintomi sospetti. L’argomento è stato al centro della Commissione Sanità della Regione Piemonte di oggi, 7 settembre, in vista dell’ormai imminente della ripresa delle lezioni.
«Saranno previsti degli hot-spot senza prenotazione o con modalità drive in per tamponi rapidi con esito immediato per gli studenti sospetti positivi. Per quanto riguarda i mesi autunnali e invernali, restano in campo tutte le misure adottate in questi mesi – si legge in una nota diffusa dal gruppo Lega Salvini Piemonte – l’accordo Air-Covid che permette ai medici di medicina generale di svolgere un ruolo di sentinella chiedendo direttamente i tamponi e di isolare i contatti a rischio, il sistema di tracciamento attivo deliberato grazie al contributo del nostro gruppo di lavoro, il sistema di allarme epidemiologico gestito dai gestori epidemiologici e dal Seremi. A questo si aggiunge il potenziamento dei laboratori per i tamponi con una scorta di sei mesi di reagenti e di sistemi di protezione individuale per il personale sanitario. La piattaforma informatica integrata Covid 19 sta permettendo di gestire in maniera più agile tutti questi dati».

«Alla vigilia del nuovo anno scolastico occorre dare indicazioni chiare al più presto – commenta il vicepresidente della Commissione, il consigliere Pd novarese Domenico Rossi – consapevoli che la sfida dei prossimi mesi possiamo vincerla solamente mettendo in campo la massima collaborazione tra istituzioni, medici, mondo della scuola e famiglie. La Regione sta terminando un ciclo di incontri con i pediatri di libera scelta e nelle prossime ore dovrebbero uscire delle indicazioni condivise».

«Anche in questo modello organizzativo – sottolinea il presidente della commissione Sanità Alessandro Stecco – il Piemonte si distingue in positivo rispetto alle linee guida ministeriali come già avviene con il Contact Tracing Attivo, con il quale stiamo facendo scuola: fare tamponi non solo quando il soggetto è positivo ma anche tra i suoi contatti stretti. Per quanto riguarda la scuola, fare un tampone subito permetterà al bambino e ai suoi genitori di dirimere in tempo reale il dubbio senza aspettare i 14 giorni canonici e di affrontare nella maniera più efficace la sua sintomatologia».
«Ringraziando l’assessore Icardi per il lavoro svolto in questi mesi e per la disponibilità dimostrata per tutti i territori – ha aggiunto il consigliere della Lega Salvini Piemonte Mauro Fava – ho chiesto di inserire nella lista dei soggetti ad alto rischio di contagio tutti i conducenti e il personale viaggiante dei mezzi pubblici, visto che sono quotidianamente a contatto con migliaia di persone prive di alcun tracciamento».

Nel corso della seduta è stata, infine, «annunciata l’attivazione di un piano di sorveglianza attivo sul personale “a rischio”, come medici ospedalieri, operatori RSA, operatori USCA, che saranno sottoposti a tampone anche in assenza di sintomi. I commissari sono in attesa di ricevere il piano», conclude Rossi.

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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Scuola: tamponi drive in per insegnanti e studenti con sintomi sospetti. L'argomento è stato al centro della Commissione Sanità della Regione Piemonte di oggi, 7 settembre, in vista dell'ormai imminente della ripresa delle lezioni. «Saranno previsti degli hot-spot senza prenotazione o con modalità drive in per tamponi rapidi con esito immediato per gli studenti sospetti positivi. Per quanto riguarda i mesi autunnali e invernali, restano in campo tutte le misure adottate in questi mesi – si legge in una nota diffusa dal gruppo Lega Salvini Piemonte - l’accordo Air-Covid che permette ai medici di medicina generale di svolgere un ruolo di sentinella chiedendo direttamente i tamponi e di isolare i contatti a rischio, il sistema di tracciamento attivo deliberato grazie al contributo del nostro gruppo di lavoro, il sistema di allarme epidemiologico gestito dai gestori epidemiologici e dal Seremi. A questo si aggiunge il potenziamento dei laboratori per i tamponi con una scorta di sei mesi di reagenti e di sistemi di protezione individuale per il personale sanitario. La piattaforma informatica integrata Covid 19 sta permettendo di gestire in maniera più agile tutti questi dati». «Alla vigilia del nuovo anno scolastico occorre dare indicazioni chiare al più presto – commenta il vicepresidente della Commissione, il consigliere Pd novarese Domenico Rossi – consapevoli che la sfida dei prossimi mesi possiamo vincerla solamente mettendo in campo la massima collaborazione tra istituzioni, medici, mondo della scuola e famiglie. La Regione sta terminando un ciclo di incontri con i pediatri di libera scelta e nelle prossime ore dovrebbero uscire delle indicazioni condivise». «Anche in questo modello organizzativo - sottolinea il presidente della commissione Sanità Alessandro Stecco - il Piemonte si distingue in positivo rispetto alle linee guida ministeriali come già avviene con il Contact Tracing Attivo, con il quale stiamo facendo scuola: fare tamponi non solo quando il soggetto è positivo ma anche tra i suoi contatti stretti. Per quanto riguarda la scuola, fare un tampone subito permetterà al bambino e ai suoi genitori di dirimere in tempo reale il dubbio senza aspettare i 14 giorni canonici e di affrontare nella maniera più efficace la sua sintomatologia». «Ringraziando l’assessore Icardi per il lavoro svolto in questi mesi e per la disponibilità dimostrata per tutti i territori - ha aggiunto il consigliere della Lega Salvini Piemonte Mauro Fava - ho chiesto di inserire nella lista dei soggetti ad alto rischio di contagio tutti i conducenti e il personale viaggiante dei mezzi pubblici, visto che sono quotidianamente a contatto con migliaia di persone prive di alcun tracciamento». Nel corso della seduta è stata, infine, «annunciata l’attivazione di un piano di sorveglianza attivo sul personale “a rischio”, come medici ospedalieri, operatori RSA, operatori USCA, che saranno sottoposti a tampone anche in assenza di sintomi. I commissari sono in attesa di ricevere il piano», conclude Rossi.

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