E’ giunto al suo quindicesimo appuntamento “Io resto a casa – Aspettando”, il video progetto a puntate realizzato dalla ricercatrice e autrice novarese Chiara Pasetti con la collaborazione di Mario Molinari, giornalista e regista savonese, e il contributo musicale delle canzoni di Achille Lauro, che come sempre ha concesso l’utilizzazione dei suoi brani. Una iniziativa che ha voluto coinvolgere anche diversi studenti novaresi, a partire dal periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria nell’ambito della didattica a distanza.
Il “corto” di questa settimana s’intitola “Senza scritti” ed è stato dedicato a tutti i maturandi che proprio nella giornata di mercoledì hanno iniziato l’esame di Stato a conclusione del loro ciclo scolastico alle superiori: «Un titolo – ha spiegato Pasetti – che riassume l’eccezionalità e l’unicità della “maturità” di quest’anno, caratterizzata dall’assenza delle tradizionali prove scritte e limitata al colloquio orale».
Ma il video ricostruisce anche questa conclusione decisamente anomala dell’anno scolastico, le ansie, le preoccupazioni e le speranze di alcuni studenti che hanno accettato di partecipare a questo progetto e raccontare la loro personale esperienza, a come sono giunti a questo appuntamento destinato in ogni caso a essere ricordato per tutta la vita.
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I quattro protagonisti sono Erik, maturando del Liceo Classico e Linguistico “Carlo Alberto” e poi una coppia del “Mossotti”, Agnese e Andrea (nell’occasione affiancati dalla loro docente di inglese Margherita Patti), e per finire Luca, del Linguistico “Giacomo Leopardi”.
Nelle sequenze spazio anche a momenti di fiction, con gli interventi di Gustave Flaubert (impersonato da Massimo Rigo) e di Eugenio Montale (Mario Molinari), spezzoni di film come “L’attimo fuggente” con la straordinaria partecipazione di Robin Williams, mentre la colonna sonora di Lauro il brano scelto in questa occasione è “Dio c’è”, singolo del 2015.
L’esame di maturità ha rappresentato una sorta di spartiacque nella vita di tutti. Quello che gli autori del progetto si augurano, a cominciare da Chiara Pasetti, è che anche gli studenti possano in ogni caso ricordarlo con piacere, al di là delle drammatiche circostanze che lo hanno caratterizzato in questo difficile 2020.