Sermais elegge il nuovo direttivo: Pietro Favaretto riconfermato presidente

L'associazione sviluppa ogni anno percorsi di educazione alla cittadinanza democratica

L’associazione Sermais – che sviluppa ogni anno percorsi di educazione alla cittadinanza democratica insieme agli studenti e alle studentesse delle scuole del territorio, con l’obiettivo di creare comunità giovanili in cui crescere insieme, scoprire e provare a cambiare il mondo – ha eletto il nuovo consiglio direttivo. Pietro Favaretto (in foto secondo da sinistra) è stato riconfermato presidente; a fianco a lui Alessandra Iorio, (vicepresidente), Luca Galuppini (segretario), Martina Clerici (consigliera), Quadraro Simone (consigliere).

Tra le altre attività, l’associazione si pone come obiettivo quello di coltivare la memoria per comprendere l’importanza della responsabilità individuale nei confronti della collettività, anche e soprattutto nel presente. Per questo ogni anno permette a ragazze e ragazzi della provincia di Novara di viaggiare con i progetti Promemoria Auschwitz e Meridiano d’Europa che l’anno prossimo raggiungeranno entrambi la loro decima edizione.

SerMais si occupa anche di antimafia sociale, non solo sensibilizzando studentesse e studenti sul ruolo che hanno avuto le mafie nel nostro paese, ma anche promuovendo un certo modo di intendere le relazioni umane. SerMais, insieme a Libera Novara, si impegna sul fronte della legalità, dell’educazione e della lotta contro tutte le mafie. 

«Ringrazio l’assemblea di SerMais per la fiducia che mi ha voluto testimoniare confermandomi alla presidenza dell’associazione – afferma Favaretto -. Ai membri del consiglio direttivo uscente va tutta la mia gratitudine per avermi accompagnato in questo percorso che ci ha portato fuori dalle difficoltà dovute a due anni di restrizioni a causa della pandemia. Allo stesso modo vorrei ringraziare coloro che faranno parte del nuovo, per l’entusiasmo e la disponibilità con cui si sono messi in gioco. Ci attendono sfide importanti. La promozione della cittadinanza attiva nelle scuole, i viaggi della memoria e le occasioni pubbliche di dibattito e approfondimento per noi assumono un valore imprescindibile in una società che ormai sembra sempre più impassibile davanti alle sue criticità. Noi ci siamo e ribadiamo con energia il nostro impegno verso una cittadinanza attiva e responsabile».

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L’associazione sviluppa ogni anno percorsi di educazione alla cittadinanza democratica

L'associazione Sermais - che sviluppa ogni anno percorsi di educazione alla cittadinanza democratica insieme agli studenti e alle studentesse delle scuole del territorio, con l’obiettivo di creare comunità giovanili in cui crescere insieme, scoprire e provare a cambiare il mondo - ha eletto il nuovo consiglio direttivo. Pietro Favaretto (in foto secondo da sinistra) è stato riconfermato presidente; a fianco a lui Alessandra Iorio, (vicepresidente), Luca Galuppini (segretario), Martina Clerici (consigliera), Quadraro Simone (consigliere).

Tra le altre attività, l’associazione si pone come obiettivo quello di coltivare la memoria per comprendere l’importanza della responsabilità individuale nei confronti della collettività, anche e soprattutto nel presente. Per questo ogni anno permette a ragazze e ragazzi della provincia di Novara di viaggiare con i progetti Promemoria Auschwitz e Meridiano d’Europa che l’anno prossimo raggiungeranno entrambi la loro decima edizione.

SerMais si occupa anche di antimafia sociale, non solo sensibilizzando studentesse e studenti sul ruolo che hanno avuto le mafie nel nostro paese, ma anche promuovendo un certo modo di intendere le relazioni umane. SerMais, insieme a Libera Novara, si impegna sul fronte della legalità, dell’educazione e della lotta contro tutte le mafie. 

«Ringrazio l’assemblea di SerMais per la fiducia che mi ha voluto testimoniare confermandomi alla presidenza dell’associazione - afferma Favaretto -. Ai membri del consiglio direttivo uscente va tutta la mia gratitudine per avermi accompagnato in questo percorso che ci ha portato fuori dalle difficoltà dovute a due anni di restrizioni a causa della pandemia. Allo stesso modo vorrei ringraziare coloro che faranno parte del nuovo, per l’entusiasmo e la disponibilità con cui si sono messi in gioco. Ci attendono sfide importanti. La promozione della cittadinanza attiva nelle scuole, i viaggi della memoria e le occasioni pubbliche di dibattito e approfondimento per noi assumono un valore imprescindibile in una società che ormai sembra sempre più impassibile davanti alle sue criticità. Noi ci siamo e ribadiamo con energia il nostro impegno verso una cittadinanza attiva e responsabile».

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