“Siamo tutti musica” con i percorsi di Dedalo e il sostegno di Fondazione Comunità Novarese

Un nuovo progetto di musicoterapia rivolta a bambini e giovani con disabilità

Dopo anni di attività, circa 1000 utenti tra bambini, ragazzi e adulti e 43 operatori, la cooperativa sociale Dedalo è diventata un punto di riferimento per la diffusione della musica anche tra persone con fragilità. Nel 2019, grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese, è stato avviato il primo percorso di musicoterapia per bambini e giovani disabili. Ora con il nuovo progetto intitolato “Siamo tutti musica” – e un ulteriore contributo da 23 mila euro di Fcn, Dedalo intende garantire continuità a questi percorsi, proposti ai bambini e ai ragazzi nella fascia di età da 3 a 18 anni. E lo fa con “La stanza dei sogni” e “La pedagogia della memoria”.

«Nel corso degli anni sono cresciute le collaborazioni e dal 2020 grazie, alla collaborazione con la Fondazione, siamo in grado di offrire una risposta ai bisogni emergenziali – ha spiegato il direttore di Dedalo, Raffaele Molinari -. Le attività ci permettono di fare innovazione, una di queste è La stanza dei suoni che consente a persone diversamente abili di suonare uno strumento costruito ad hoc attraverso sensori di movimento in un ambiente adeguato alle proprie possibilità di movimento. Un modo per sviluppare quel diritto alla musica che deve essere riconosciuto a tutti e non solo essere un’opportunità per pochi». In una prima fase sono attesi una decina di utenti.

In questa direzione si inserisce anche La pedagogia della memoria rivolta a giovani, adulti in formazione e genitori per un totale di circa sessanta utenti: un percorso che integra le potenzialità del linguaggio, del suono e del corpo con quelle della parola. Il corpo e la musica sono utilizzati come strumenti espressivi e creativi della memoria e del sé.

Sull’eredità del lavoro, avviato dalla fondatrice del servizio di musicoterapia Elena Annichini (prematuramente scomparsa nel 2017), in Dedalo si sono riunite diverse professionalità per dar vita a una innovativa equipe multidisciplinare in cui i saperi della musicoterapia si integrano con quelli della danzaterapia, della psicologia e della pedagogia. L’equipe è composta da Linda Anzaldi (pedagogista e coordinatrice), Cecilia Prina (musicoterapeuta), Michele Volpi Spagnolini (musicoterapeuta), Luana Bigioni (danzaterapeuta) e Francesca Colli (referente).

Il contributo di Fcn è necessario a finanziare gli itinerari di musicoterapia e danzaterapia, gli interventi nelle scuole e la collaborazioni con enti del territorio tutti inseriti nel grande progetto “Siamo tutti muscia”.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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“Siamo tutti musica” con i percorsi di Dedalo e il sostegno di Fondazione Comunità Novarese

Un nuovo progetto di musicoterapia rivolta a bambini e giovani con disabilità

Dopo anni di attività, circa 1000 utenti tra bambini, ragazzi e adulti e 43 operatori, la cooperativa sociale Dedalo è diventata un punto di riferimento per la diffusione della musica anche tra persone con fragilità. Nel 2019, grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese, è stato avviato il primo percorso di musicoterapia per bambini e giovani disabili. Ora con il nuovo progetto intitolato “Siamo tutti musica” – e un ulteriore contributo da 23 mila euro di Fcn, Dedalo intende garantire continuità a questi percorsi, proposti ai bambini e ai ragazzi nella fascia di età da 3 a 18 anni. E lo fa con “La stanza dei sogni” e “La pedagogia della memoria”.

«Nel corso degli anni sono cresciute le collaborazioni e dal 2020 grazie, alla collaborazione con la Fondazione, siamo in grado di offrire una risposta ai bisogni emergenziali – ha spiegato il direttore di Dedalo, Raffaele Molinari -. Le attività ci permettono di fare innovazione, una di queste è La stanza dei suoni che consente a persone diversamente abili di suonare uno strumento costruito ad hoc attraverso sensori di movimento in un ambiente adeguato alle proprie possibilità di movimento. Un modo per sviluppare quel diritto alla musica che deve essere riconosciuto a tutti e non solo essere un’opportunità per pochi». In una prima fase sono attesi una decina di utenti.

In questa direzione si inserisce anche La pedagogia della memoria rivolta a giovani, adulti in formazione e genitori per un totale di circa sessanta utenti: un percorso che integra le potenzialità del linguaggio, del suono e del corpo con quelle della parola. Il corpo e la musica sono utilizzati come strumenti espressivi e creativi della memoria e del sé.

Sull’eredità del lavoro, avviato dalla fondatrice del servizio di musicoterapia Elena Annichini (prematuramente scomparsa nel 2017), in Dedalo si sono riunite diverse professionalità per dar vita a una innovativa equipe multidisciplinare in cui i saperi della musicoterapia si integrano con quelli della danzaterapia, della psicologia e della pedagogia. L’equipe è composta da Linda Anzaldi (pedagogista e coordinatrice), Cecilia Prina (musicoterapeuta), Michele Volpi Spagnolini (musicoterapeuta), Luana Bigioni (danzaterapeuta) e Francesca Colli (referente).

Il contributo di Fcn è necessario a finanziare gli itinerari di musicoterapia e danzaterapia, gli interventi nelle scuole e la collaborazioni con enti del territorio tutti inseriti nel grande progetto “Siamo tutti muscia”.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore