«Stop alle donazioni, abbiamo sangue in eccedenza». Il contro appello arriva direttamente dal direttore della Medicina trasfusionale dell’ospedale Maggiore di Novara, Gennaro Mascaro. Nei giorni scorsi, a livello nazionale, sono stati lanciati inviti a donare il sangue e moltissimi donatori non abituali si sono fatti avanti. Ma in questo momento non serve, gli ospedali del quadrante sono abbondantemente coperti, come spiega Mascaro:
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«L’emergenza attuale è stata superata grazie al coinvolgimento dei donatori abituali, che chiamiamo direttamente noi e stiamo già frenando con chiamate contingentate, anche attraverso le associazioni del territorio. Il sangue servirà nuovamente ad aprile, quando riprenderà la normale attività delle sale operatorie».
Lo stesso messaggio è stato lanciato anche dalla pagina Facebook di Avis Novara.
Il primario dà anche i numeri dell’eccedenza: «Domenica scorsa mi sono confrontato con i colleghi dei centri trasfusionali del Piemonte e abbiamo calcolato che abbiamo 600 sacche in eccedenza sul territorio regionale, anche al netto di quelle già inviate nei centri del Lazio e della Sardegna con cui siamo convenzionati. E’ quindi chiaro che in questo momento non ce n’è bisogno, anzi il rischio sarebbe quello di raccoglierne troppo e che vada poi in scadenza. Sarebbe un vero spreco».
L’invito quindi è di «rimanere a casa e di rimettersi a disposizione quando le sale operatorie riprenderanno la normale attività».