Fase finale del progetto “Turn off discrimination”, iniziativa di sensibilizzazione e informazione rispetto al fenomeno delle discriminazioni messa in atto dal Servizio Pari opportunità della Provincia.
«Il lavoro svolto in questi mesi – ha ricordato il consigliere delegato alle Pari opportunità della Provincia Annaclara Iodice – si è concluso positivamente. Abbiamo apprezzato il lavoro, l’attenzione e il contributo che tutti i partner coinvolti hanno riservato a questo progetto, con il quale abbiamo messo a buon frutto il finanziamento della Regione Piemonte attraverso fondi specificamente destinati alla diffusione di comportamenti positivi e responsabili a contrasto di tutte le forme di discriminazione. La Provincia di Novara fa infatti parte dal 2020 della Rete regionale contro le discriminazioni, nata in accordo con l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali e riconosciuta sul piano legislativo dalla legge regionale n. 5/2016, della quale è “nodo territoriale”. Tra le iniziative messe in atto dal Servizio Pari opportunità, c’è stato anche, la scorsa primavera, il corso per operatori dei circa quaranta punti informativi antidiscriminazione del territorio, serie di incontri in modalità online organizzati in collaborazione con l’Iti “Omar” di Novara, che in aprile ha ospitato l’avvio in presenza».
Come si ricorderà, «attraverso “Turn off discrimination – prosegue il consigliere – l’Ente ha voluto monitorare e contribuire direttamente affinché si potessero affrontare, con esito positivo, eventuali episodi di discriminazione: in particolare – spiega il consigliere – abbiamo voluto rivolgerci al “futuro”, rappresentato dai ragazzi e dalle giovani generazioni. Per questo abbiamo lavorato con scuole, associazioni e diverse realtà che hanno un ruolo educativo nel nostro territorio. Il risultato finale, che si associa all’esperienza, già presentata negli scorsi mesi, della realizzazione di alcuni “comics” per un diretto e migliore approccio comunicativo con i giovani, è un docufilm all’interno del quale i ragazzi sono i destinatari, ma, grazie anche al lavoro svolto da Istituzioni e associazioni, anche il “veicolo” per diffondere una cultura anti-discriminatoria e anti-pregiudiziale».
«La realizzazione e il coordinamento progettuale sono state affidate allo “Studio Gmb” «che ha direttamente coinvolto – ha aggiunto in proposito il consigliere – diverse realtà del mondo giovanile e in diversi ambiti educativi. Innanzitutto la scuola, con la partecipazione di alcune classi di vari Istituti del Novarese: l’I.C. “Levi Montalcini” e il gruppo “Noi” dell’Iti “Omar” di Novara, l’Enaip di Borgomanero e Arona, il Liceo dell’Iss “Pascal” di Romentino, l’I.C. di Momo e la Scuola secondaria di primo grado di Meina. Alla scuola si sono poi aggiunge diverse realtà del mondo associativo del Novarese e quelle che fanno parte della rete territoriale antidiscriminazione, proponendo materiale e interventi di tipo formativo e informativo finalizzati alla sensibilizzazione. Tutti i soggetti hanno lavorato con l’obiettivo di spiegare, prevenire e contrastare la discriminazione nel suo senso più ampio».