«Tutto scaricato sulla categoria dei presidi senza essere interpellati»

«Tutto scaricato sulla categoria dei presidi senza essere interpellati. Credo di parlare anche a nome dei colleghi: avremmo voluto essere coinvolti, avremmo portato idee per costruire qualcosa tutti insieme». E’ Francesco Ticozzi, preside dell’Iti Omar, a fare il punto della situazione a poco meno di un mese dall’inizio della scuola. Analizzando la situazione c’è l’impressione che, a distanza di un anno esatto, poco sia stato fatto: «Parto dai trasporti, ora la capienza è passato all’80% ma le corse sono aumentate di poco, E’ vero che gran parte dei ragazzi saranno vaccinati, ma non tutti, e gli assembramenti ci saranno». Secondo aspetto, «le aule, sono rimaste le stesse e i numeri sono gli stessi».

L’Omar è pronto a partire con 14 sezioni di prime, 12 a Novara e due Oleggio, idem per le seconde. «Se ci sarà una nuova ondata che cosa ci racconterà il Governo? Le varianti ci sono e non sono medico per dare pareri, ma il fatto è che ci sono tanti punti interrogativi. Da preside vorrei essere coinvolto nelle decisioni che riguardano i ragazzi e l’istruzione, non ricevere istruzioni dall’alto».

Altro punto ancora riguarda il green pass, obbligatorio per il personale scolastico: «Se il vaccino è davvero la soluzione allora io lo renderei obbligatorio anche ai ragazzi, invece in questa situazione, anche con gli insegnanti siamo costretti a fare gli sceriffi, e poi possiamo fare la segnalazione e l’iter non è semplice. Insegnanti no vax da noi? Probabilmente sì, anzi ci sarà il 10% e in queste settimane credo si normalizzerà il tutto, ma è una gestione difficile – spiega Ticcozi – ma se avessi voluto far parte delle forze dell’ordine avrei scelto un altro mestiere. Noi abbiamo la volontà di aprire la scuola, di tornare alla normalità, mancano alcuni strumenti».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Elena Mittino

Elena Mittino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

«Tutto scaricato sulla categoria dei presidi senza essere interpellati»

«Tutto scaricato sulla categoria dei presidi senza essere interpellati. Credo di parlare anche a nome dei colleghi: avremmo voluto essere coinvolti, avremmo portato idee per costruire qualcosa tutti insieme». E’ Francesco Ticozzi, preside dell’Iti Omar, a fare il punto della situazione a poco meno di un mese dall’inizio della scuola. Analizzando la situazione c’è l’impressione che, a distanza di un anno esatto, poco sia stato fatto: «Parto dai trasporti, ora la capienza è passato all’80% ma le corse sono aumentate di poco, E’ vero che gran parte dei ragazzi saranno vaccinati, ma non tutti, e gli assembramenti ci saranno». Secondo aspetto, «le aule, sono rimaste le stesse e i numeri sono gli stessi».

L’Omar è pronto a partire con 14 sezioni di prime, 12 a Novara e due Oleggio, idem per le seconde. «Se ci sarà una nuova ondata che cosa ci racconterà il Governo? Le varianti ci sono e non sono medico per dare pareri, ma il fatto è che ci sono tanti punti interrogativi. Da preside vorrei essere coinvolto nelle decisioni che riguardano i ragazzi e l’istruzione, non ricevere istruzioni dall’alto».

Altro punto ancora riguarda il green pass, obbligatorio per il personale scolastico: «Se il vaccino è davvero la soluzione allora io lo renderei obbligatorio anche ai ragazzi, invece in questa situazione, anche con gli insegnanti siamo costretti a fare gli sceriffi, e poi possiamo fare la segnalazione e l’iter non è semplice. Insegnanti no vax da noi? Probabilmente sì, anzi ci sarà il 10% e in queste settimane credo si normalizzerà il tutto, ma è una gestione difficile - spiega Ticcozi – ma se avessi voluto far parte delle forze dell’ordine avrei scelto un altro mestiere. Noi abbiamo la volontà di aprire la scuola, di tornare alla normalità, mancano alcuni strumenti».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata