Un gemellaggio tra la Rigutini e le scuole libanesi

“L’amicizia non ha confini” è il progetto di solidarietà internazionale a cui hanno partecipato gli alunni e le insegnanti (15 classi e oltre 50 tra docenti e operatori scolastici) della scuola primaria Rigutini in collaborazione con il Comune di Novara, l’Ufficio scolastico provinciale e l’Esercito Italiano. Si tratta di banchi e sedie che il Comune ha donato alle scuole libanesi e chesaranno distribuiti dai militari del Reggimento “Nizza Cavalleria”.

«L’assessorato all’Istruzione ha aderito con grande entusiasmo – spiega l’assessore all’Istruzione Valentina Graziosi -. Un lavoro di squadra che ha permesso di creare una bella rete di solidarietà, in un momento particolarmente difficile in cui il distanziamento e le restrizioni rendono tutto più complicato. Una grande apertura e una profonda sensibilità che ci auguriamo possa svilupparsi, quando sarà possibile, in un vero e proprio incontro tra i ragazzi. Ringrazio personalmente tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa che sarà utile non solo per rafforzare rapporti di respiro internazionale, ma anche e soprattutto per la crescita e la formazione dei nostri ragazzi».

 

 

La scuola primaria Rigutini, da cui sono stati presi i banchi, coinvolge tutti per aprire un gemellaggio proprio con le scuole libanesi:  i bambini inviano un saluto ai pari con oggetti, presentazioni e materiale didattico per aprire un progetto di collegamento che vede in primo piano la solidarietà e la multiculturalità a 360 gradi.

«Il progetto nato da una semplice iniziativa di dono e in continua evoluzione nella direzione di uno scambio particolarmente articolato e significativo – afferma la dirigente scolastica Maria Chiara Grauso -. Crediamo profondamente nel valore di attività educative e formative arricchenti perché caratterizzate da valori quali la solidarietà, lo scambio culturale e la condivisione di un orizzonte che superi i confini individuali e le difficoltà del momento contingente per abbracciare l’universalità della condizione di bambini e studenti del mondo».

«Questa iniziativa assume in tal contesto ancora più importanza perché ha assunto da subito anche il carattere del dono – dice Gabrielle Colla, referente dei progetti internazionali per l’Ufficio scolastico provinciale -.  La Scuola Rigutini ha fatto proprio l’espressione “Una Scuola che si dona”, aspetto ancor più importante durante il periodo Covid. La solidarietà e l’attenzione per gli altri è sempre stato nell’animo del personale scolastico dell’istituto comprensivo Bellini, non come qualcosa di estemporaneo o legato a eventi particolari ma come attività stabile documentata da tutti i progetti a cui hanno partecipato negli anni. Il progetto “L’Amicizia non ha Confini” mira quindi a migliorare ulteriormente la capacità di capire e di farsi capire in un’ottica di Solidarietà internazionale per favorire così un incontro più autentico e vero coi propri coetanei di altri Paesi, in questo caso con il Libano, riflettendo sull’Istruzione, sull’ambiente, sulle tradizioni, sull’Importanza della pace e le azioni di peacekeeping per promuovere società pacifiche , giuste, inclusive: temi focus degli obiettivi per lo aviluppo sostenibile dell’agenda Onu 2030».

La scuola ha aperto le aule e ha cercato aiuti nel quartiere di Sant’Agabio coinvolgendo la ditta Novamont che con molta generosità ha inviato penne e borracce da distribuire nelle scuole libanesi. Anche la ditta Camporelli ha sostenuto concretamente l’iniziativa donando pacchi Biscotti di Novara.

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Un gemellaggio tra la Rigutini e le scuole libanesi

“L’amicizia non ha confini” è il progetto di solidarietà internazionale a cui hanno partecipato gli alunni e le insegnanti (15 classi e oltre 50 tra docenti e operatori scolastici) della scuola primaria Rigutini in collaborazione con il Comune di Novara, l’Ufficio scolastico provinciale e l’Esercito Italiano. Si tratta di banchi e sedie che il Comune ha donato alle scuole libanesi e chesaranno distribuiti dai militari del Reggimento “Nizza Cavalleria”.

«L’assessorato all’Istruzione ha aderito con grande entusiasmo – spiega l’assessore all’Istruzione Valentina Graziosi -. Un lavoro di squadra che ha permesso di creare una bella rete di solidarietà, in un momento particolarmente difficile in cui il distanziamento e le restrizioni rendono tutto più complicato. Una grande apertura e una profonda sensibilità che ci auguriamo possa svilupparsi, quando sarà possibile, in un vero e proprio incontro tra i ragazzi. Ringrazio personalmente tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa che sarà utile non solo per rafforzare rapporti di respiro internazionale, ma anche e soprattutto per la crescita e la formazione dei nostri ragazzi».

 

 

La scuola primaria Rigutini, da cui sono stati presi i banchi, coinvolge tutti per aprire un gemellaggio proprio con le scuole libanesi:  i bambini inviano un saluto ai pari con oggetti, presentazioni e materiale didattico per aprire un progetto di collegamento che vede in primo piano la solidarietà e la multiculturalità a 360 gradi.

«Il progetto nato da una semplice iniziativa di dono e in continua evoluzione nella direzione di uno scambio particolarmente articolato e significativo – afferma la dirigente scolastica Maria Chiara Grauso -. Crediamo profondamente nel valore di attività educative e formative arricchenti perché caratterizzate da valori quali la solidarietà, lo scambio culturale e la condivisione di un orizzonte che superi i confini individuali e le difficoltà del momento contingente per abbracciare l’universalità della condizione di bambini e studenti del mondo».

«Questa iniziativa assume in tal contesto ancora più importanza perché ha assunto da subito anche il carattere del dono – dice Gabrielle Colla, referente dei progetti internazionali per l’Ufficio scolastico provinciale -.  La Scuola Rigutini ha fatto proprio l’espressione “Una Scuola che si dona”, aspetto ancor più importante durante il periodo Covid. La solidarietà e l’attenzione per gli altri è sempre stato nell’animo del personale scolastico dell’istituto comprensivo Bellini, non come qualcosa di estemporaneo o legato a eventi particolari ma come attività stabile documentata da tutti i progetti a cui hanno partecipato negli anni. Il progetto “L’Amicizia non ha Confini” mira quindi a migliorare ulteriormente la capacità di capire e di farsi capire in un’ottica di Solidarietà internazionale per favorire così un incontro più autentico e vero coi propri coetanei di altri Paesi, in questo caso con il Libano, riflettendo sull’Istruzione, sull’ambiente, sulle tradizioni, sull’Importanza della pace e le azioni di peacekeeping per promuovere società pacifiche , giuste, inclusive: temi focus degli obiettivi per lo aviluppo sostenibile dell’agenda Onu 2030».

La scuola ha aperto le aule e ha cercato aiuti nel quartiere di Sant’Agabio coinvolgendo la ditta Novamont che con molta generosità ha inviato penne e borracce da distribuire nelle scuole libanesi. Anche la ditta Camporelli ha sostenuto concretamente l’iniziativa donando pacchi Biscotti di Novara.

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