Ammontano a un milione di euro i fondi dell’otto per mille destinati alle opere di carità sul territorio della diocesi di Novara, assegnati per l’anno 2023, suddivisi in tre macro aree: due progetto emblematici condotti direttamente dalla Caritas per 600 mila euro necessari all’intervento in quelle zone dove non sono attivi centri di ascolto parrocchiali (con il sostegno a 50 nuclei familiari) e la programmazione per aumentare di 30 posti la rete dell’accoglienza con spazi capaci di rispondere ai nuovi bisogni rilevati sul territorio.
Il settore più numeroso, 23 progetti, è sostenuto per un totale di 350 mila euro assegnati destinati al lavoro quotidiano dei gruppi caritativi di parrocchie e Unità pastorali missionarie. Le “Opere segno”, invece, sono destinate al sostegno della povertà e hanno ricevuto 60 mila euro.
«Sono fondi che non ci appartengono ed è volontà dei contribuenti che vengano distribuiti per progetti di carità – ha commentato il vicario generale, don Fausto Cossalter (in foto) -. L’aiuto ai poveri non può essere dato solo in emergenza, ma deve essere immaginato un aiuto costante in modo che le persone diventino autonome e non si trovino in una situazione di continua dipendenza. Abbiamo privilegiato quei progetti capaci di fare rete, di mettere insieme più parrocchie e realtà del territorio».
Don Giorgio Borroni ha ricordato, ancora una volta, che «le richieste di aiuto arrivano ai centri di ascolto e negli ultimi tempi sono raddoppiate. Siamo chiamati a cogliere gli scenari che si aprono davanti a noi e, in un cammino di ripensamento e di razionalizzazione delle strutture, immaginare come rispondere ai bisogni abitativi di chi bussa alle tante porte delle nostre comunità».
Federico Diotti, direttore e project manager della Caritas diocesana, ha invece, spiegato quali saranno i requisiti per il prossimo anno per poter accedere ai fondi: «Oltre a quelli già richiesti si aggiungono l’attivazione del sito di raccolta dati, l’attivazione dello sportello lavoro nei centri di ascolto, la partecipazione al corso di educazione finanziaria e l’adesione al progetto Inps per tutti».
A questo link è possibile consultare il report completo con il dettaglio di ogni progetto.